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Barracuda, la fine del dipartimento IT è vicina. Arriva il nuovo IT specialist

Wieland Alge, General Manager Emea di Barracuda Networks commenta il nuovo scenario dell’IT

Cloud
Ogni anno, Barracuda Networks organizza la European Conference for Security and Storage. Nel 2012, Wieland Alge, General Manager Emea di Barracuda Networks aveva parlato delle 'tre C' che avrebbero definito l’IT del futuro: Cloud, Consolidamento e Crimine. Oggi si può aggiungere  una quarta "C" a questo elenco: Cambiamento.
Le nuove sfide per la sicurezza e l’allineamento del business all’IT porteranno, prima o poi, alla scomparsa dei dipartimenti IT così come li conosciamo oggi. Gli IT service provider dovranno ripensare completamente al loro business di outsourcing e gli esperti IT dovranno ricoprire nuovi ruoli. Per fare questo, avranno bisogno di nuovi skill che, fino a oggi, non sono stati associati all’immagine di un singolo specialista IT. "Tutte le previsioni sono sbagliate, eccetto le mie. Ma le mie non sono complete". Con queste parole, Wieland Alge ha aperto la sua presentazione presso la Barracuda Networks European Conference a Monaco, lo scorso maggio. Alge ha previsto un radicale cambiamento nel modo in cui la sicurezza e l’IT in generale saranno in futuro organizzati all’interno delle aziende.
Alla base di queste riflessioni stanno le numerose discussioni con esperti di tutto il mondo che Alge ha incontrato nel corso del 2012.  
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Tre fari nella nebbia

Le tre “C” – Crimine, Consolidamento e Cloud – sono state, nel complesso, accolte favorevolmente. Secondo Alge, rappresentano, di fatto, i valori strategici che i professionisti IT possono usare come guida nella loro pianificazione strategica. Finché riescono a mantenere un equilibrio tra i tre elementi, gli IT manager sono sulla strada giusta per migliorare i loro sistemi. In caso contrario, una serie di problemi si profila all’orizzonte: troppo Cloud può compromettere il Consolidamento, troppa paura del Crimine informatico può paralizzare lo spostamento nel Cloud. Sulla strada verso un futuro incerto, queste tre linee guida permettono di orientarsi, come fari nella nebbia. “Tuttavia, mi capita spesso di incontrare professionisti IT che ancora non riescono ad andare avanti. Quindi, dopo molte discussioni, ho deciso di aggiungere una quarta ‘C’ per definire il futuro dell’IT: Cambiamento. E’ un elemento talmente significativo che merita un mantra tutto suo: ABC – Always Be Changing. La pressione per il cambiamento può venire da due direzioni: dall’esterno e dall’interno. In entrambi i casi, il dipartimento IT non ha alternative: deve cambiare”.  

Cambiamento dall’esterno: Crimine & Co.
Dice Alge: “Chiunque lavori nel settore della sicurezza sa quanto il business sia flessibile. E’ l’eterno gioco tra gatto e topo, con i criminali che cambiano tanto rapidamente quanto i mezzi implementati. Nessuno che sia responsabile dell’IT può evitare questa pressione e, al contempo, deve saper affrontare una sfida molto particolare: i meccanismi di protezione non devono ostacolare il business dell’azienda, rallentando i processi o creando troppi ostacoli ai dipendenti”. Inoltre, la sicurezza alimenta involontariamente un esercito di sabotatori: uno staff operoso e ambizioso, che non desidera altro che fare bene il proprio lavoro. Tuttavia, se lo staff incontra un ostacolo IT, userà tutti i mezzi a sua disposizione per superarlo: smartphone, proxy anonimi per raggirare i firewall, memorie Usb per superare i filtri e soluzioni di file sharing come Dropbox per evitare di usare un sistema email congestionato. Chi tiene conto dei legittimi interessi degli utenti ha già preso le prime misure per cambiare dall’interno".  

Cambiamento dall’interno: stretto contatto con il team
Continua Alge: “L’allineamento del business è stato considerato perlopiù una frase fatta, uno slogan non chiaramente definito per l’implementazione pratica. Si trattava di cambiamenti a livello di organizzazione? Se sì, quali? O significava semplicemente maggiore apertura nei confronti dell’interesse per i dipartimenti specialistici? Nel frattempo, sono emersi paradigmi che effettivamente consentono di definire l’allineamento del business. Tali paradigmi hanno origine dallo sviluppo software e sono influenzati da modelli quali Agile. Il nuovo approccio centrale riguarda l’integrazione dell’IT nei dipartimenti specialistici. Ciò significa né più né meno che non è più necessaria l’esistenza di un dipartimento IT a sé stante. Alcuni task verranno gestiti direttamente dal Facility Management: l’acquisto e l’installazione di monitor non sono poi così diversi da quelli di sedie e lampade per l’ufficio. Gli staff IT del futuro continueranno a incontrarsi per corsi di training e coordinamento sui progetti, ma i membri del team dedicheranno la maggior parte del tempo riunendosi in gruppi di progetto all’interno dei dipartimenti specialistici. Dovranno garantire che l’IT venga preso in considerazione sin dall’inizio e che i progetti abbiano il miglior supporto possibile dagli specialisti IT. Ciò avrà un impatto sulla sicurezza IT più di qualsiasi altra cosa. Non potrà più essere un’appendice di nuovi processi e progetti, ma dovrà essere integrato sin dall’inizio”.  

Le tre virtù del nuovo IT
Secondo Alge questo nuovo ruolo di specialista IT richiede skill che non sono così diffusi oggi:
- Capacità di autocritica: Quello che è giusto oggi potrebbe essere sbagliato già domani. Le decisioni prese un tempo devono essere rimesse in discussione e corrette se, nel frattempo, la situazione è cambiata. Cambiamento significa essere in grado di cambiare le proprie posizioni. Mettersi continuamente in discussione è qualcosa che non tutti sanno fare. In futuro, un buon membro dell’IT dovrà possedere questa capacità.
- Empatia: In un team bisogna pensare per gli altri. Conoscere quali sono le esigenze, preferenze e barriere degli altri è fondamentale. L’empatia permette di risparmiare un’enorme quantità di tempo.
- Coraggio: Uno specialista IT in mezzo a principianti deve avere la forza di sostenere le proprie opinioni anche di fronte a obiezioni in una situazione di emergenza. Non serve a nulla “avere ragione” dopo che è accaduto qualcosa. Tuttavia, bisogna sapere come 'combattere'
La fine dell’outsourcing?
“I fornitori di outsourcing sono quelli che principalmente subiranno l’impatto di questo cambiamento. La loro argomentazione di vendita "preoccupatevi del vostro business, all’IT pensiamo noi”, non funzionerà più. Dovranno cambiare il loro modello di business e passare a una maggiore integrazione con i processi di business dei loro clienti. Ciò richiede fiducia da entrambe le parti; lo stretto contatto tra il service provider e il cliente diventerà, come mai prima d’ora, la base del loro successo. Molti service supplier professionisti stanno già sperimentando questo cambiamento; per loro si aggiunge una quinta ‘C’ che non sta per ‘Crisi’, ma per ‘Chance’", conclude Alge.
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