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Sap, nessuna barriera all'adozione del cloud

Business Suite sarà disponibile online. Un annuncio che conferma il cloud come nuova frontiera del software, ma anche un modo per difendersi da un progressivo attacco al proprio installato e precludere un vantaggio competitivo

Cloud
Anche la più preziosa risorsa SAP va sulla nuvola. Business Suite verrà presto offerta anche in cloud, associata alla piattaforma HANA, quest’ultima resa disponibile online nel corso del 2013. Significa, in buona sostanza, che l’offerta targata SAP è ora trasversale a tutte le componenti software. E’ come avere avere definitivamente annullato ogni barriera. Sebbene le soluzioni on premise rappresentino ancora il vero business, il cloud diventa la nuova frontiera.
Questo non vuol dire che il business del gigante del software enterprise si trasformerà nel breve periodo da on premises a on line, ma la decisione rappresenta un segnale importante, soprattutto nei confronti della concorrenza, per frenare un progressivo attacco al proprio installato e precludere un vantaggio competitivo.
Significa dare un segnale forte ai propri clienti andando a presentare loro un possibile percorso di migrazione e differenziazione dell’ambiente enterprise attraverso un sourcing IT che si andrà caratterizzando sotto un profilo di adozione sempre più ibrido. Il passaggio da un licensing model a un subscription model è finanziariamente interessante per molte aziende poiché significa passare a una logica di consumo cortocircuitando la logica di investimento da Capex a Opex.
Sono tuttavia poche le aziende dell’ambiente manufacturing a pensare che l’ipotesi software as a service possa essere fattibile. E’ chiaro, però, che un muovo percorso è iniziato. Lo scorso anno il fatturato SAP generato dalle soluzioni tradizionali è aumentato del 3% mentre la componente online e servizi associati è cresciuta del 53%. Ovviamente gli ordini di grandezza delle due componenti sono alquanto differenti e l’una rappresenta pochi punti percentuali nei confronti dell’altra. Ma è una tendenza che si intensificherà negli anni.
Come affermato
all’inizio dell’anno dal Ceo Bill McDermott si ipotizza che il cloud possa contribuire in termini sostanziali alla generazione del fatturato complessivo generando nel 2017 un volume d’affari di circa 3 miliardi di euro, cifra quattro volte superiore ai 758 milioni di euro incassati nel 2013. E' l'inizio di una nuova fase. Se consideriamo che l'attuale fatturato di Sap è nell'ordine dei 16 miliardi di euro ci rendiamo conto che il business del cloud non ribalterà il business primario in tempi brevi. L’adozione del cloud in ambienti enterprise la si deve collocare in un orizzonte temporale decennale, poiché la trasformazione del mercato avverrà gradualmente.
Non dimentichiamo poi che la competizione si gioca ormai su più fronti. E se Sap e Oracle cercano di conservare i rispettivi core business, l’offfering di pure players nati nell’alveo del cloud inizia farsi sentire. Soprattutto nel mercato più dinamico, quello americano. Al di là di Salesforce.com divenuta negli anni la cloud service per antonomasia, si sono nel tempo affacciate sul mercato aziende come NetSuite e Workday. Si vanno affermando società come Realpace (377 milioni di dollari in revenue), Veeva che offre servizi nell’ambito della sanità (210 milioni di dollari) e Guidewire focalizzata su servizi di marketing e project management (301 milioni di dollari). Questi ultimi sono solo la punta dell’iceberg. Il mercato è abbastanza grande per offrire opportunità di crescita in settori verticali e in software e servizi specialistici.
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