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Il videogame di Microsoft tra cloud e mobile first

L'acquisto di Minecraft e il riposizionamento ai trend emergenti di cloud e mobile. Le sorprese non sono finite e il videogame è solo alle prime battute

Cloud
Il mercato sembra dare fiducia a Microsoft. Notizie rassicuranti arrivano dal fronte del personal computer e la crescente domanda di tablet e smartphone non sembra provocare una ulteriore erosione del mercato mainstream. Nello stesso tempo la strategia Mobile first, Cloud first intrapresa dall’azienda è apprezzata e si pensa possa garantire al vendor un miglior posizionamento rispetto ai trend emergenti.
Per comprendere quanto sia cambiata Microsoft rispetto al passato, e quanto il mercato stesso sia cambiato, basti pensare alla ultimissima acquisizione della svedese Mojang, piccola software house che ha costruito la propria fortuna (50 milioni di copie vendute e un fatturato di 250 milioni di dollari) con il videogame Minecraft, disponibile su console Playstation e Xbox e su device mobili iOS e Android. (2,5 miliardi di dollari la cifra sborsata).
Una nuova acquisizione, quindi, che servirà a Microsoft per fare cassa e rendere più attraente Windows Phone, unica piattaforma mobile non ancora supportata dagli svedesi? Oppure Microsoft ha voglia di iniziare a giocare sul serio? Il CEO Nadella ha ora un software con cui divertirsi, creando con Minecraft quello che ancora non è riuscito a fare nel mondo reale. Forse si scoprirebbe che nell’immaginario del nuovo CEO, poco di quello creato in passato trova spazio nel suo Second Life.
Fa discutere quest’ultima acquisizione eppure, valutando complessivamente l’operato di Microsoft nell’era Post-Ballmer, la nuova leadership di Nadella piace al mercato. Il videogame della vita reale è sinora stato apprezzato: nell’ultimo anno il titolo ha guadagnato il 35%, risultato superiore di dieci punti percentuali alla crescita media registrata nello stesso periodo dal Nasdaq. Nel corso del 2015 saranno cruciali le performance che Microsoft riuscirà ad esprimere attraverso cloud services così come si dimostrerà critica la capacità di valorizzare l’eredità Nokia.
Se la generazione di fatturato soddisferà le aspettative, Microsoft continuerà a essere considerata dagli investitori un porto sicuro e nuovi capitali affluiranno a Wall Street. Ma se da una parte ci si auspica che il mix di fatturato contenga, in prospettiva, una quota sempre più consistente di cloud e mobile, continua a essere importante la capacità del vendor nel sostenere i margini di profitto nel core business PC e Server. Un segnale positivo potrebbe arrivare dalla fine del supporto di Windows Server 2003, previsto per il 14 luglio del 2015, evento che determinerebbe un rilancio nelle vendite del comparto server. Basti pensare che, secondo un’ipotesi pubblicata sulla stampa finanziaria americana, una sostituzione di un 50% della base installata di Windows Server 2003, potrebbe fare entrare nelle casse di Microsoft una cifra variabile dai 2 ai 4 miliardi dollari. E poi c'è Windows 9, sistema operativo, il succedaneo di Windows 8 per il quale è prevista una variante dedicata espressamente per le aziende.
Che dire? La Microsoft che Nadella vuole creare è probabilmente ancora diversa da quella che abbiamo finora ipotizzato. Le sorprese non sono finite. E il videogame è solo alle prime battute.
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