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Software AG: la strada della co-innovazione in azienda passa per l’IoT

Dal controllo dei processi alla efficienza dinamica Software AG accompagna il processo di trasformazione delle aziende

Cloud
La svolta verso la trasformazione digitale del organizzazioni e delle imprese trova pronta Software AG che sulla strada di un fatturato superiore al miliardo di euro ha scelto di accompagnare questo processo di innovazione attraverso due strategie sostanziali che hanno trovato anche in Italia un significativo consenso da parte della clientela. Da un lato lo sviluppo di una piattaforma coerente – quella che in SAG chiamano Digital Business Platform - che accompagni questo passaggio e dall’altro la scelta di collaborare in maniera molto integrata con i progetti della clientela secondo una strada di co-innovazione con la presenza di esperti della azienda tedesca presso la clientela.
In oltre 40 anni di lavoro la base installata di Software AG è arrivata a superare   le 4mila l organizzazioni per un totale di oltre 2,5 milioni di utenti.Nel frattempo il mercato e le esigenze della scelta sono molto cambiate. Sotto la spinta dei trend del cloud, della mobilità e dei big data hanno preso il via in Italia, che fa un po’ da pioniera, anche due progetti italiani legati all’Internet degli Oggetti (uno nel settore automotive). A livello tecnologico la Digital Business Platform si inserisce tra frontoffice e backoffice aziendale in un momento critico in cui altri vendor concorrenti battono la strada delle applicazioni pacchettizzate o standardizzate che talvolta non sono in grado di fornire alle forze innovatrici che operano all’interno del aziende strumenti in grado di creare applicazioni capaci di adattarsi in modo veloce alle esigenze ad esempio del marketing o del commerce.cattura3.jpg

Per riprendere le parole di Fabio Todaro, VP Sales & Country Manager Representative, Software AG Italia, “Nel backoffice la standardizzazione esiste ma è a silo con applicativi pacchettizzati o anche di tipo custom. Ma in questo caso l’attenzione è più sulla gestione: nulla di innovativo o differenziante”.Invece integrando con le sua Digital Business Platform le funzionalità di agile development, BPM, analytics, integrazione e connettività (donde l’IoT), Software AG offre all’imprese gli strumenti più adatti per l’innovazione e lo sviluppo di applicazioni in grado di adattarsi velocemente alle esigenze delle linee di business aziendali.
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La Digital Business Platform è un ambiente di sviluppo service-oriented, event-driven e abilitato all’API con molti servizi di alto livello e applicazioni pronte ad essere utilizzate e in grado di supportare la creazione della logica di integrazione, di processo, di decisione, di eventi e di programmazione. La piattaforma è abilitata al cloud e al mobile, supporta lo sviluppo di micro servizi e segue i principi di un’architettura definita dal software
Il processo di integrazione di queste soluzioni, frutto di anni di acquisizioni mirate (ultime in ordine di tempo Terracotta e Apama), ha reso possibile a SAG di arrivare a una solida posizione finanziaria (anche in Italia) in cui la marginalità resta elevata, tra il 32 e il 35 percento. La crescita del fatturato resta tra il 9 e il 12 percento permettendo così una crescita sostenibile a livello societario. Lo spostamento delle risorse di sviluppo avviene sulla base della crescita (in rallentamento) dei ricavi su licenza pe rinvestire in maniera importante sulla parte di ricerca e sviluppo. Todaro segnala due particolarità che contraddistinguono il modo di procedere sul mercato di SAG, l’orientamento verso la Customer centric enterprise e la scelta di far entrare la ricerca e sviluppo nelle case dei clienti per fare innovazione insieme, mettendo a contatto diretto R&D e risorse aziendali della clientela come nel caso di progetti molto innovativi e complessi come quelli accennati riguardanti l’IoT in Italia.
Quando si parla di Agility e Adaptive Application, in tema di nuove applicazioni in grado di sostenere e gestire la trasformazione del attività di business,un esempio particolarmente brillante in un campo complesso come quello delle telecomunicazioni in cui la tecnologia ICT gioca un ruolo centrale, diventa significativa l’esperienza di 3 Italia che è stata in grado a partire da uno strumento come Aris per realizzare un full outsourcing verso Ericsson della sua intera area tecnologica che prevede 27 processi di business ( dalla fatturazione all’ERP fino al CRM) con 500 servizi e 341 applicativi. Un caso complesso di governance ICT in cui la gestione dei processi è fondamentale per avere qualità di outsourcing con gli SLA più coretti. Si tratta di un progetto che ha avuto la massima cura della qualità dei servizi alla clientela con una misurazione condivisa delle informazioni tra il business del Telco Operator e l’Outsourcer. In poche parole: “il ciclo di sviluppo deve approdare al time to market atteso”.
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