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SAP Forum, l'innovazione digitale passa dalla semplificazione

L’edizione 2015 – con 1.900 partecipanti - ha rappresentato un momento di confronto per capire come abilitare la trasformazione digitale, un processo inderogabile a cui bisogna farsi trovare pronti. La ricetta SAP e alcuni casi cliente.

Trasformazione Digitale
La semplificazione rappresenta uno degli elementi cardine della vision di SAP abbinata all’innovazione; semplificazione da toccare con mano, al centro della recente edizione 2015 di SAP Forum a Milano, "Discover simple". Sì, perché se nell’edizione 2014 il tema è stato declinato e dispiegato con l’obiettivo di capire la necessità di intraprendere percorsi digitali, quest’anno la semplificazione ha preso forma e sostanza, come testimoniato dalle esperienze presentate sul palco da clienti che hanno scelto di innovare con SAP avviando percorsi di digitalizzazione, un processo necessario non solo nelle grandi aziende, ma particolarmente adatto anche nelle PMI.
Sul palco Franck Cohen, Presidente Emea di SAP, e Luisa Arienti, Amministratore Delegato di SAP Italia, rimarcano il potere del Digitale, come testimoniato da alcuni numeri: l’86% dei Ceo nel mondo sta investendo in IoT, cloud, mobile e Big Data; saranno circa 30 miliardi i dispositivi connessi (IoT) entro il 2020, il 36% dei dati risiederà nel cloud entro il 2016, il 75% dei clienti consulteranno i social media prima di procedere a un acquisto, mentre il 90% della popolazione mondiale avrà un dispositivo mobile entro il 2020 e 44 mila miliardi di GByte di dati saranno generati entro il 2020.
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Luisa Arienti, Amministratore Delegato di SAP Italia
E’ innegabile: il Business Digitale è una realtà, nuove aziende leader emergono in tutti i settori, gli early adopter vincono e i confini si assottigliano – dichiara Luisa Arienti. I nuovi modelli digitali rompono gli schemi e le imprese tradizionali devono necessariamente reinventarsi. SAP lo ha vissuto al proprio interno, trasformandosi profondamente. In 40 anni di vita ha cambiato profondamente pelle, crescendo in modo organico e attraverso acquisizioni per arricchire la propria offerta applicativa. Nel 2010 ha capito che la tecnologia statica di gestione del dato legata all’hard disk era inadeguata alle esigenze del mercato e ha sviluppato una nuova proposta applicativa che oggi poggia su SAP HANA, la piattaforma data base in memory per una visione in real-time. Nel 2015 è stata la volta di  SAP S/4HANA, che ha voluto dire riscrivere tutte le applicazioni della Business Suite in questa logica, salvaguardando il patrimonio di industry.”  

Una framework applicativo quello di SAP che permette di riconfigurare le applicazioni nell’Era Digitale – dice Frank Cohen - semplificando attività e processi grazie a una gestione delle transazioni in real-time. E’ la risposta alle sfide della Digital Transformation”.
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Franck Cohen, Presidente Emea di SAP
Sfide che Cohen riassume in alcuni megatrend quali l’iperconnettività -  oggi definità Internet of Things, una connettività diffusa che porterà nel 2025 a 11 trilioni di oggetti connessi:  “in questo caso il business di SAP non è quello di costruire i device e gli oggetti ma connettere le applicazioni che su di essi risiedono e favorirne a la fruizione"; il supercomputing fortemente connesso al tema del Big Data e del real time per gestire enormi quantità di dati: “Big Data la cui gestione deve portare a Smart Data, dati da cui trarre vantaggio per il proprio business”. Senza dimenticare il cloud computing che deve essere “facile da implementare, usare e mantenere” e la cyber security sempre in ottica di Big Data: “Raccogliere dati non basta, occorre collegarli, filtrarli e analizzarli. Il passo ulteriore da Big Data a Smart Data si spinge fino al Business Process”. Tutti trend che richiedono nuove piattaforme di sviluppo e applicazioni a cui SAP risponde con la proposizione SAP Cloud HANA Platform, per dati strutturati e non in PaaS, e con il framework digitale SAP S/4HANA, la next generation Business Suite che mette in campo prodotti per diversi ambiti applicativi - Big Data/IoT; Workforce Engagement; Customer Experience, Supplier Collaboration/Business Network - in cui trovano posto tutti i prodotti SAP sviluppati e derivanti dalle acquisizioni.
Il business digitale impatta tutto e tutti. I cambiamenti e le trasformazioni accelerano e bisogna adattarsi. SAP supporta questa trasformazione. Fondamentale, però, assumersi le responsabilità come imprese e individui di credere in questo passaggio”, conclude Cohen. 

I clienti che digitalizzano con SAP
Sul palco casi concreti che mostrano il valore del business digitale.
La mobilità è al centro della relazione tra Piaggio e SAP, come illustra Luca Sacchi, SVP, Head of Strategic Innovation di Piaggio, declinando un concetto di Urban Mobility che risponde a trend di Internet of Whatever, sharing economy, autonomus driving veihicle e personal smart device. Al centro di questi scenari però non ci sono i veicoli ma i dati. Ecco spiegato il forte legame tra SAP e Piaggio”, afferma Sacchi. In tutte le ultime novità di Piaggio, tra cui a breve la bici elettrica, ci sono dati e  informazioni utili soprattutto per soddisfare la user experience dell’utente. Un rapporto quello dell’utente con il veicolo fortemente cambiato nel tempo: “Trattiamo Big Data per offrire Big Emotion”.
Da parte sua Acea, primario operatore italiano di servizi idrici ed elettrici con un ruolo anche internazionale - 9 milioni di clienti in Italia e circa 7 milioni di abitanti coperti - ha avviato la sfida dei processi operativi utilizzando SAP, come spiegano Paolo Saccani e Marco Poggi, rispettivamente, Presidente di Acea Ato 5 e Cio di Acea. Da una gestione cartacea tradizionale del servizio idrico, la società ha avviato il 18 settembre scorso una profondo processi di rinnovamento tecnologico basato sulla digitalizzazione di tutti i processi operativi relativi alla parte idrica, che ha coinvolto 12 flussi diversi – ERP,CRM, sistemi di fatturazione, gestionali per il personale e per gli acquisti, manutenzione, gestione flotte,... “Un progetto win-win con SAP che ci ha visto lavorare a quattro mani, mettendo in campo la forza della tecnologia per efficientare i processi al fine di migliorare qualità del servizio, la vita dei dipendenti e degli azionisti”. La gestione in real-time dei processi, con la prospettiva di raggiungere nel medio periodo aumenti in termini di efficienza maggiori del 20%, per una delle tre più grandi infrastrutture basate su SAP HANA in Europa. “Una partnership che oggi ci vede impegnati su interconnessione e connettività, mobilità e gestione dei processi in real time, che, in un futuro prossimo, ci vedrà collaborare in ambito dell’IoT e della Predictive Maintenance”, dicono.
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Come racconta Paolo Masini, Head of  Maintenance Engineering,Trenitalia ha un volume di ricavi annui di circa 5 miliardi e mezzo di euro, di cui 1,3 miliardi sono attribuibili a costi di manutenzione, quest’ultima una voce molto importante e strategica. “Nell’ultimo decennio la società ha effettuato una trasformazione profonda, che l’ha vista confrontarsi con nuovi competitor. Per fare ciò ha fatto una grande opera di razionalizzazione in tutti i settori, che sarà ancora più forte nei prossimi anni in cui le sfide saranno ancora più importanti poiché la competizione si sposterà anche a livello regionale, e quindi risulterà determinante cercare di estrarre il massimo valore da tutti gli asset. E, in questo senso, l’efficientamento dei sistemi di manutenzione della flotta sarà fondamentale e la sfida da vincere sarà quella di sfruttare tutte le informazioni a disposizione”.
E nell’era dell’IoT, Trenitalia sembra aver inventato l’Internet dei Treni: “Per far ciò abbiamo rivoluzionato l'attività manutentiva in  un processo di miglioramento continuo non subendo più i guasti e gestendo successivamente le riparazioni con tutte le difficoltà connesse, ma cercando di prevenire i guasti in anticipo, utilizzando e gestendo i dati disponibili. I treni, infatti, sono generatori sensazionali di dati, ogni loro componente è controllata da centraline a microprocessori, con dati gestiti su SAP HANA”. Per avere un’idea della mole di dati basti dire che Trenitalia dispone di una flotta di 730 locomotive per il trasporto regionale che quotidianamente scarica 360 megabyte di dati di processo, equivalente di 5000 segnali analogici e digitali che fotografano tutto ciò che riguarda la locomotiva: non solo gli eventi di guasto o di allarme ma anche i dati di processo continui. Utilizziamo i dati di guasto e allarme per avere una diagnostica remota; in caso di  guasto la catena logistica si attiva in tempo reale e appena il treno arriva in deposito trova il manutentore pronto a intervenire sul guasto, con evidenti risparmi di costi e tempi, mentre utilizziamo i dati di processo per creare indicatori e andamenti statistici relativi allo vita e allo stato di salute dell’oggetto per predire quando è necessario l’intervento manutentivo superando il paradigma attuale di scadenze fisse tempo/chilometro poco efficace perché non riesce a misurare correttamente l’usura del componente”.
C’è molta innovazione, inoltre, in 170 anni di tradizione aziendale di Fratelli Branca, cercando di mantenere sempre ai massimi livelli la qualità del prodotto e dei processi operativi fuori e dentro l’azienda. Focalizzazione quindi sulla scelta delle materie prime e sui processi che devono essere molto lean, semplici da gestire per affrontare il mercato, spiega Fabrizio Alberton, CIO, Fratelli Branca: Una realtà che ha fatto dell’internazionalizzazione un elemento distintivo di successo. Da anni ha assunto una dimensione globale sia in termini distributivi – è presente in 60 Paesi attraverso distributorisia produttivicon stabilimenti in Italia a Milano e in Argentina a Buenos Aires. “Stiamo realizzando un progetto molto innovativo di semplificazione e unificazione dei processi produttivi delle due realtà su un’unica istanza attraverso le soluzioni SAP. Sul fronte marketing inoltre stiamo procedendo su un concetto di analisi predittiva dei Big Data attraverso le soluzioni SAP per attuare politiche attraverso i social per arrivare ai clienti finali”.
Interessante anche il caso di Univeg, Gruppo multinazionale attivo nella produzione, lavorazione e distribuzione di prodotti freschi. “Per un prodotto naturale che risponde a logiche diverse dai prodotti industriali, programmabili, fondamentale è creare una catena di fornitura e rendere i fornitori in grado di fornire il prodotto con tutte le caratteristiche organolettiche sulla salubrità richieste dai clienti. Tutto ciò richiede un lavoro di squadra molto esteso, con gestione molto ampia e continua di dati e informazioni”, afferma il Cfo Marta Giacopini.  “Nella sfida legata agli aspetti logistici e commerciali del settore dei prodotti alimentari freschi - come la frutta e verdura – si aprono nuove prospettive grazie alle soluzioni SAP di Business Intelligence e SAP HANA, che ci consentono di monitorare e gestire in tempo reale i dati relativi alle azioni di export e import su scala globale”, conclude.
E nella logica di Business Transformation, Luca Urban, Head of Enterprise Solutions and User Support di Pirelli, illustra l’adozione di SAP HANA Cloud Platform, sottolineando che “I principali vantaggi che abbiamo ottenuto sono stati da un lato l’essere riusciti a eliminare alcuni dei vincoli tipici delle soluzioni Saas aggiungendo alcune estensioni alla piattaforma di SAP SuccessFactors che hanno permesso un uso semplificato di alcune funzionalità e dall’altro utilizzare skill e best practice tipiche delle nuove soluzioni basate sulle evoluzioni tecnologiche di SAP che già stavamo sperimentando in altri ambiti”.
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