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La trasformazione di Exprivia nel nuovo piano quinquennale fino al 2020

Exprivia, ristrutturata e consolidata, affronta i prossimi cinque anni

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Parte da una severa analisi del piano quinquennale precedente e da una ricognizione dello scenario macroeconomico futuro che ha riflessi sull’intero settore ICT la presentazione del nuovo piano quinquennale di Exprivia, system integrator specializzato nella progettazione e nello sviluppo di soluzioni software per diversi settori industriali che vanno dalla finanza, all’healthcare e al manufacturing fino all’energia e alla telecomunicazioni.I primi sei clienti elencati nel corso della presentazione del piano 2015-2020 propongono la presenza di Enel, Regione Puglia, Eni-Saipem, Poste Italiane, Finmeccanica e Intesa SanPaolo oltre a practice in altre realtà della pubblica Amministrazione.
Si parte da ricavi a fine 2014 di 147,2 milioni di euro realizzati per il 12 percento sul mercato internazionale. Il 78 percento riguarda il settore privato e il 22 percento quello pubblico.
Dopo aver attivato processi di efficienza anche nel corso di quest’anno che sta per finire e aver vissuto una fase di mercato in recessione segnata da una “competitività darwiniana” Exprivia ne esce ristrutturata con una capogruppo che opera attraverso cinque società su mercati specifici che seguono in totale autonomia logiche di gruppo.
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L’ultima arrivata è Exprivia Telco & Media che si aggiunge a Exprivia Project, Exprivia Enterprise Consulting, Exprivia Digital Financial Solution ed Exprivia Healthcare.
Il piano approvato dal CdA della società punta ad aumentare i ricavi con un crescita più che doppia rispetto all’attuale per arrivare a 360 milioni di euro nel 2020. Di questi, 205 milioni arriveranno dalla crescita dell’attuale perimetro operativo, mentre circa 147 milioni di crescita attraverso fusioni e acquisizioni. Il CAGR previsto sale al 16 percento.
“Il piano di crescita di Exprivia si inserisce in un contesto in cui la trasformazione digitale si concentrerà sulla centralità della persona all’interno delle città, che dovranno essere efficienti ed eco-friendly, per cui si prefigura una forte correlazione tra vivibilità, efficienza e connessione attraverso l’IT”, ha sottolineato il presidente Domenico Favuzzi. “Oltre l’automazione dei processi, vi sarà l’automazione progressiva dei servizi professionali e la loro radicale virtualizzazione: applicazioni sempre più intelligenti, informatica specializzata, robot di servizio agiranno da veri e propri moltiplicatori di mercato”.
Spiegano in Exprivia:”Il concetto di base dell’evoluzione strategica dell’offerta ruota attorno allo scenario di una smart city: sanità, persone, PA, finanza e servizi pubblici. Il ruolo dell’IT è di portare al mercato applicazioni intelligenti attraverso una informatica specializzata legata a settori verticali di industria e molto pervasiva “, secondo il trend IoT.
A breve periodo (2015-2016) l’obiettivo di Exprivia sarà incentrato sulla valorizzazione delle competenze aziendali completando il processo di risanamento industriale con particolare attenzione alla redditività e al cash flow.
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