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Hpe, polvere di stelle

La componente servizi confluirà in una società controllata al 50% con Csc. Per il Ceo Meg Whitman, l’operazione è parte del percorso evolutivo basato sulla focalizzazione del business

Cloud Mercato e Lavoro
L'Hp di un tempo non ha ormai più molto a che vedere con quella dei giorni nostri. L’ex numero due dell'informatica mondiale si è divisa in due lo scorso anno, per separare le attività enterprise (Hpe) da quelle legate a personal computer e stampanti (HP). Ora tocca a Hpe scindersi di nuovo, separando le attività di servizi e consulenza, che andranno a fondersi con Csc. Insieme, le due entità andranno a costituire una società, provvisoriamente denominata Spinco, da 26 miliardi di dollari di volume d'affari annuo.  

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Una nuova dimensione
Il comparto servizi, frutto prevalentemente dall’acquisizione di Eds del 2008 (pagata 14 miliardi di dollari) decisa dall’ex Ceo Max Hurd, vale circa un terzo del fatturo complessivo di Hpe. Separando questa attività, Hpe diventa un’azienda con un giro d’affari stimato in 33 miliardi di dollari. L’operazione stigmatizza la fusione della componente servizi (business che rappresenta circa un terzo dei 56 miliardi di giro d’affari complessivo di Hpe) in una società controllata al 50% con Csc. La riorganizzazione del business farà sì che sia Csc a farsi maggior carico della gestione, in quanto player puro dei servizi, anche se Hpe resterà azionista della nuova società. Valorizzata intorno agli 8,5 miliardi di dollari, l'operazione dovrebbe essere finalizzata entro il marzo del 2017. Hpe si attende di ottenere un miliardo di dollari di risparmi il primo anno.

Una maggiore focalizzazione
"Questa operazione ci permette di essere ancora maggiormente focalizzati e più agili per rispondere alle sfide del mercato, ha affermato Meg Whitman, Presidente e Ceo di Hpe. La missione rimane la stessa definita al momento della creazione di Hpe". Una notizia che è stata accolta positivamente dai mercati e che si è tradotta in un aumento del 10% del valore azionario di HPE e del 26% per CSC.

Per Whitman, la nuova compagine aziendale, sarà in grado di generare opportunità e positive energie. Ancora una volta il Ceo rimarca un punto fondamentale che ha contraddistinto il percorso evolutivo della società: la focalizzazione del business. Quest’ultimo si è rivelato fattore strategico sia nella separazione tra business enterprise e business di Pc e stampanti, sia nella decisione che porterà alla fusione del comparto enterprise business service con Csc. Whitman lascia quindi intendere che non ci sia nulla di improvvisato. Se al mercato, la più recente notizia appare come una sorpresa, per il vertice di Hpe questa era una strada già segnata. Per Whitman giocare su più tavoli separati significa credere che questa sia il percorso che possa generare, sicuramente nel medio e lungo periodo, risultati migliori. Una strategia che ha come obiettivo la configurazione di entità pure player nei rispettivi mercati di appartenenza: Pc e stampanti per Hp, Enterprise Business per Hpe e servizi IT per la new-co che emergerà a completamento dell’ultima operazione di spin-off..... (Continua)

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