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CA Technologies cerca un ruolo nell’era della app economy

Il Ca World 2016 si apre all’insegna della volonta’ di abbattere le barriere fra idee e progetti, rivendicato dal Ceo, Mike Gregoire. La sfida passa per cambiamenti culturali che riguardano tanto il vendor quanto clienti vecchi e nuovi.

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Circa 4.000 persone, per tre quarti clienti e utenti finali, hanno affollato l’Events Center dell’hotel Mandalay di Las Vegas, dove ha preso il via l’edizione 2016 del CA World. Di fronte a una platea disposta come in un palazzetto dello sport, il Ceo di CA Technologies, Mike Gregoire, ha ribadito I concetti fondanti di un’azienda impegnata da alcuni anni in un significativo processo di trasformazione.
Nata e cresciuta nell’era dei mainframe e della gestione delle infrastrutture complesse, l’azienda sta oggi cercando di cavalcare l’onda dell’interesse crescente verso le metodologie di sviluppo agile, collegate a un’economia sempre più basata sulla rapidità di rilascio di applicazioni per acquisire e mantenere vantaggi competitivi: “Il cliente si trova al centro degli sviluppi in corso – ha sottolineato Gregoire – ed è il software a guidarne il percorso esperienziale, divenendo così componente core del Dna aziendale”.
Chi è maggiormente predisposto al cambiamento non può che puntare sull’agilità operativa e sulla capacità di adattarsi in modo continuo alle rapide evoluzioni del mercato. Le metodologie agili si prestano proprio a sostenere le necessita’ di ottimizzazione costante delle realta’ proiettate nella trasformazione: “Imprese come Nike o General Electric si presentano oggi in modo molto diverso rispetto solo ad alcuni anni fa – ha evidenziato Ayman Sayed, Chief Product Officer di CA Technologies – ed è attraverso la tecnologia che dialogano e orientano la clientele o misurano la propria capacità di innovazione”.
L’agility rappresenta uno dei tre pilastri del processo evolutivo di CA Technologies. Gli altri due sono la sicurezza e il DevOps, quest’ultimo lasciato separato per sottolineare come la metodologia riguardi aspetti soprattutto organizzativi e culturali nelle aziende (che devono imparare come sfruttare la maggior collaborazione fra I team di sviluppo), mentre gli strumenti servano a sostenere il rilascio di qualità in modo rapido e continuo.
Il CA World, in quest’ottica, rappresenta un punto di riferimento più per tecnici e sviluppatori che per Cio o manager aziendali. E testimonia come il vendor stia spingendo su un fronte innovativo, che però deve fare i conti con una tradizione costruita sulla gestione di infrastrutture legacy, tant’è che, nonostante il fatturato sul lato entrerprise stia crescendo (1,48 miliardi di dollari nell'esercizio 2016), il mainframe rappresenti la principale fonte di introiti (2,21 miliardi di dollari nello stesso periodo): “Certamente settori come il finance o le Telco rappresentano il nostro presidio più solido – ha riconosciuto Marco Comastri, presidente e general manager dell’area Emea – ma ci stiamo orientando, anche grazie alle relazioni con partner come i system integrator e i reseller, alla media impresa strutturata, dove pensiamo di poter crescere in futuro”.
Anche gli annunci di prodotto riflettono la dualità dell’attuale fase evolutiva di CA Technologies. Da un lato, infatti, troviamo CA Agile Central, piattaforma SaaS arricchita di nuove funzionalità per accelerare l’agilità delle applicazioni oppure integrazioni di elementi analitici in CA Application Performance Management, mentre dall’altro arrivano rafforzamenti in direzioni simili anche per soluzioni come Mainframe Operations Intelligence (prevenzione di problematiche sui sistemi) e Workload Automation (esecuzione di carichi di lavoro associati a big data, applicazioni cloud o mobile).
Sul fronte della sicurezza, si segnala CA Threat Analytics for Pam, che associa e identifica dei modelli al comportamento degli utenti privilegiati, valutandone il rischio sulla base di fattori quali la loro posizione geografica, l'orario e la durata dell'attività, mitigando il rischio in caso di rilevazione di minacce. CA Identity Service, infine, si presenta come soluzione Iam ibrida, che consente alle aziende di adottare in modo rapido applicazioni e servizi cloud da affiancare a quanto gia’ presente on-premise.
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