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Sicurezza e migrazione sono i punti deboli del cloud, dicono le imprese

Le aziende utenti sono disposte a spendere per avere un livello di servizi più elevato rispetto a quello attuale

Trasformazione Digitale Cloud
Il cloud? Utile a contenere i costi oppure a usare piattaforme e servizi innovativi, le aziende utenti però si aspettano un cambio di passo da parte dei cloud provider perché alcuni elementi chiave non sono ai livelli che si aspettavano. Questo è il risultato più interessante di una indagine condotta da 451 Research su un campione di circa 600 aziende in tutto il mondo.

Dal punto di vista dei cloud provider l'indagine ha dato indicazioni che possono essere considerate in modi diversi. Si nota che le aziende utenti sono mediamente insoddisfatte per quanto riguarda la sicurezza del cloud e la semplicità della migrazione dall'on-premise alla "nuvola". Allo stesso tempo i clienti dichiarano di essere disposti a pagare per avere livelli di servizio superiori. Questo è anche un segno dello sviluppo di un segmento più redditizio di utenti cloud.

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I dati rilevati da 451 Research indicano che il 48,7 percento del campione vorrebbe miglioramenti in quanto a funzioni di sicurezza, mentre solo il 38,8 percento si dichiara soddisfatto dei servizi ricevuti. Insoddisfazione ancora maggiore per quanto riguarda la semplicità della migrazione dal proprio datacenter al cloud: solo il 19,5 percento del campione si dichiara soddisfatto della propria esperienza.

Risulta elevata anche la percentuale (43,3 percento) delle aziende che vorebbero genericamente prestazioni migliori dei servizi cloud. Pochi invece (27,9 percento) coloro che si dichiarano interessati a maggiori funzioni di gestione operativa.

Un aumento nella qualità e nelle prestazioni dei servizi offerti può quindi essere un elemento di differenziazione per i cloud provider. In ballo c'è un sensibile maggior giro d'affari: il campione di 451 Research indica infatti di essere disposto a pagare mediamente il 30 percento in più per avere servizi migliori.
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