Connettività, trasparenza e concorrenza sono gli assi portanti della strategia sulla neutralità della Rete che la Commissione Europea sta mettendo a punto.
La Commissione Europea ha diffuso gli assi portanti della propria strategia futura sull’accesso non filtrato ai contenuti e servizi disponibili online. Neelie Kroes, commissario per la strategia digitale, ha presentato Internet come un “forum aperto”, riaffermando di non avere l’intenzione di forzare gli operatori, ma di stimolare i fornitori di accessi e servizi a dare prova di trasparenza. Secondo Bruxelles, si tratta di assicurare una reale trasparenza da parte degli Isp su tre fronti essenziali: la velocità di connessione (che deve essere chiara nei contratti, con gli eventuali limiti), il cambiamento di provider (eliminando gli ostacoli) e la dinamica concorrenziale (bloccando tentativi di freno degli incumbent). La Kroes ha lamentato che alcuni servizi, come il VoIp di Skype o la messaggistica spedita via WhatsApp, vengono volontariamente degradati dai fornitori. I nuovi servizi non dipendono solo dai contenuti, ma anche dalle connessioni ad alta velocità: “Chi acquista un sistema di videoconferenza – è l’esempio portato dalla Kroes – vorrebbe beneficiare di garanzie sulla qualità del servizio end-to-end. Se qualcuno vuole pagare un supplemento per questo, nessuna regola dell’Ue deve opporsi. La libertà di scelta resta sacra, ma vale anche il principio che chi non vuole pagare deve continuare a usufruire di una Internet best effort”.
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