In conseguenza della complicata situazione finanziaria, la società ha deciso di uscire dal segmento consumer e tagliare 4.500 persone.
I sospetti avanzati nei giorni scorsi sembrano trovare conferma e per
BlackBerry si profila una vendita, che passa però per un’inevitabile ridimensionamento. Al di là della difficoltà di recuperare terreno sul
mercato degli smartphone, nonostante i buoni commenti ricevuti per i recenti Z10, a pesare è soprattutto una situazione finanziaria in deterioramento, come dimostra l’annuncio di un warning sul secondo trimestre, dove si prevede una
perdita operativa fra i 900 e i 950 milioni di dollari, contro un fatturato più basso rispetto alle stime degli analisti.
La conseguenza di questa congiuntura è
il taglio di circa il 40% dell’organico, ovvero di 4.500 persone nel mondo. A questa decisione corrisponde la scelta di concentrare il business unicamente sul segmento delle aziende e quello ibrido degli utenti professionali, abbandonando il mondo consumer. Anche la gamma di offerta si ridurrà, lasciando spazio agli
Z10 (che dovrebbero scendere di prezzo), ai nuovissimi
Z30 e ai
Q10 (che hanno ancora la tastiera fisica).
La mossa potrebbe precludere alla già
anticipata vendita, probabilmente a fondi di investimento. BlackStone e Carlyle sarebbero in prima linea, con il cofondatore (poi estromesso)
Mike Lazaridis dietro le quinte. I servizi Bbm (60 milioni di abbonati), ora aperti anche a iOs e Android, le tecnologie legate all’ambiente Bb10 e i 9mila brevetti sarebbero gli elementi di maggior attrattiva, mentre più incerto appare il futuro dei dispositivi.
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