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Si riduce il valore dei contratti di outsourcing

L’ultimo indice Isg, riferito al mercato Emea, evidenzia come il volume complessivo sia aumentato, a fronte però di un calo del singolo contratto.

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In base all’indice Isg, messo a punto da Information Services Group e divenuto barometro ufficiale del mercato dell’outsourcing, il numero totale di contratti, di valore superiore ai 4 milioni di euro, siglati lo scorso anno nell’area Emea (Europa, Medio Oriente, Africa). è stato di 587, con un aumento del 18% rispetto all’anno precedente. Una certa impennata si è registrata nell’utlimo trimestre, con 167 nuovi accordi e una crescita del 25% in rapporto allo stesso periodo del 2012.
Tuttavia, il valore unitario dei contratti è diminuito significativamente. Il dato si deduce dall’ordine di grandezze complessivo, che ha superato nel 2013 gli 8 miliardi di euro, con un calo del 6% rispetto al 2012. La diminuzione è più evidente se isoliamo l’ultimo quarto, dove i 21, miliardi di euro complessivi equivalgono a una discesa del 20%.
Il rapporto inversamente proporzionale fra volume e valore dei contratti si spiega, secondo Isg, con la moltiplicazione di rapporti di dimensioni più contenute. Due soli contratti del 2013 hanno superato gli 80 milioni di euro di valore annuo (Dexia in Belgio e Dnb in Norvegia, mentre 456 sono rimasti al di sotto dei 16 milioni di euro. L’analista ritiene che le aziende tendano a frazionare i rapporti fra attori specializzati, per accrescere il valore del servizio a parità di cifra investita. Questo non fa che aumentare la pressione competitiva, con effetto sulle tariffe praticate.
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