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Expo 2015: firmato in Vaticano il protocollo di partecipazione della Santa Sede

Dal valore universale della condivisione e della solidarietà fino alla tutela delle risorse della Terra che non vanno sprecate o depredate, il Padiglione della Santa Sede promuoverà una riflessione profonda sul concetto del “nutrimento”.

Mercato e Lavoro
È stato firmato in Vaticano, il Protocollo di Partecipazione della Santa Sede a Expo Milano 2015, l’Esposizione Universale che dal 1° maggio al 31 ottobre 2015 radunerà oltre 140 Paesi attorno al tema “Feeding the Planet, Energy for Life - Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”.
La cerimonia di firma si è svolta alla presenza del Cardinale Gianfranco Ravasi, Commissario Generale della Santa Sede, e di Giuseppe Sala, Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015.
Il Theme statement che ispirerà il Padiglione della Santa Sede sarà “Not by bread alone - Non di solo pane”, “per evidenziare - ha sottolineato il Cardinale Gianfranco Ravasi - soprattutto la dimensione interiore, religiosa e culturale che tocca sia la persona, sia le sue relazioni a tutti livelli. Il nutrimento interiore è tanto necessario quanto quello che risponde ai bisogni più immediati”. 
Il Padiglione della Santa Sede avrà come elementi strutturanti temi ed eventi di carattere culturale ed artistico, oltre che spirituale e religioso in senso stretto. Quattro gli ambiti su cui insisterà la riflessione e, quindi, la progettazione e l’allestimento del Padiglione:
  1. Un giardino da custodire: si tratta della tutela del creato, con tutte le sue risorse, dono elargito dal Creatore a tutta l’umanità, bene che non va sprecato o depredato e distrutto.
  1. Un cibo da condividere: la pagina evangelica della moltiplicazione dei pani è l’immagine-guida di questo ambito, in cui si sottolinea il valore universale della condivisione e della solidarietà, espresso in ambito cristiano da molteplici istituzioni che hanno attuato questo comandamento dell’amore fraterno.
  1. Un pasto che educa: l’ambito educativo è fondamentale per formare le giovani generazioni ad una cultura della relazione umana centrata sull’essenziale e non sullo spreco consumista (delle cose come delle persone).
  1. Un pane che rende Dio presente nel mondo: esiste infine una dimensione tipicamente religiosa e cristiana, ed è quella dell’Eucaristia, della mensa della Parola e del Pane di vita, “fonte e culmine” di tutta l’esistenza cristiana.
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