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Gartner pessimista per gli investimenti It del 2014

La società di analisi rivede al ribasso la stima di crescita globale, posizionandola al 2,1%, per ragioni legate ai prezzi e al lento rinnovamento dell’installato.

Cloud
Ancora un ribasso per le stime di crescita dell’It nel 2014. Gartner prevede che il mercato raggiungerà la cifra complessiva di 3.700 miliardi di dollari, che equivalgono a un miglioramento solo del 2,1% rispetto al 2013. In precedenza, la previsione era di un + 3,2%.
Il calo toccherà sia gli investimenti in hardware che, in misura minore, quelli in servizi. L’analista attribuisce la revisione alla pressione sui prezzi e alla mancanza di differenziazione fra i prodotti, che ha effetti sul breve termine. Se può essere di consolazione, dal 2015 e fino al 2018 è previsto un ritorno a tassi di crescita più ordinari.
Sul fronte hardware di fascia bassa, il mercato dovrebbe crescere dell’1,2% per raggiungere i 685 miliardi di dollari. La riduzione dei prezzi di smartphone e tablet incide sulla crescita moderata. Tendenza positiva per il segmento dei data center (+0,4%), in attesa di una ripresa più marcata a partire dal prossimo anno (+ 2,9%). A beneficiare nel breve periodo della crescita saranno il cloud, i server e le architetture a basso costo.
Segni di ripresa anche per il mercato dei servizi, rimasto al palo nel 2013, ma accreditato di un + 3,8% per l’anno in corso (967 miliardi di dollari di valore). L’outsourcing cresce in modo lento, sempre per la pressione sui prezzi, mentre il cloud pubblico contribuisce ad appiattire i servizi infrastrutturali più classici.
Il software enterprise continua a funzionare e salirà del 6,9% nel 2014 (321 miliardi di dollari). Ad avvantaggiarsi della crescita è soprattutto il segmento dei database, per lo sviluppo dei big data e della digitalizzazione dell’economia. Al contrario, le suite office e i software di gestione dei contenuti sono penalizzati dal declino nelle vendite di pc e dal passaggio al cloud.
Infine, le spese in servizi di telecomunicazioni dovrebbero crescere dello 0,7% per raggiungere i 1.635 miliardi di dollari. Secondo Gartner, il ricavato dal segmento voce per utente è destinato a diminuire circa del 10% all’anno fino al 2018, causa un calo generalizzato del tasso di consumo di servizi vocali, soprattutto fra gli utenti di carte prepagate.
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