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Accordo sul lavoro per i Paesi Partecipanti a Expo Milano 2015

Secondo le stime, saranno circa 4mila i posti di lavoro attivati direttamente dai Paesi per la costruzione e l’allestimento dei Padiglioni, cui si aggiungeranno altre importanti opportunità di lavoro per la gestione del semestre.

Mercato e Lavoro
Dare certezza del Diritto del Lavoro in Italia agli investitori stranieri, definendo un quadro di norme condivise in materia di contratti e tutele per i lavoratori assunti dai Paesi che parteciperanno a Expo Milano 2015, attivando le flessibilità necessarie. È questo l’obiettivo che la società che organizza l’Esposizione Universale si è posta, chiudendo con i sindacati due accordi destinati ai Partecipanti all’evento e ai loro appaltatori.
I testi, che vanno a integrare e completare l’Avviso Comune sul Lavoro sottoscritto a maggio, sono stati illustrati dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti e dal Commissario Unico per Expo Milano 2015 Giuseppe Sala.
La definizione di un modello normativo certo per tutti i soggetti coinvolti nella realizzazione dell’Esposizione Universale – Partecipanti Ufficiali e Non Ufficiali, in primis –, che possa favorire l’occupazione nazionale, si è resa necessaria con l’ingresso in cantiere dei Paesi
In base a quanto stabilito dai testi, i Partecipanti e i loro appaltatori possono decidere di sottoscrivere: Accordo Quadro riferito alla fase di Costruzione dei Padiglioni (può essere proposto dal Partecipante alle aziende allestitrici e costruttrici); Accordo Quadro riferito alla fase di Gestione dell’Evento (può essere sottoscritto direttamente dal Paese). 

Al centro dei due documenti i seguenti temi:
a. la possibilità di escludere i limiti quantitativi all’utilizzo dei contratti a tempo determinato (per le assunzioni nella fase di gestione) o almeno la possibilità di prevedere specifici limiti (per le assunzioni nella fase di costruzione);
b. l’utilizzo dell’apprendistato come forma di stimolo per l’occupazione giovanile, ereditando l’Apprendistato di breve periodo introdotto con l’accordo del 23 luglio 2013;
c. l’organizzazione dell’orario di lavoro, dei riposi, delle ferie e dei permessi;
d. l’introduzione di una procedura in grado di prevenire o risolvere le controversie su discipline contrattuali e sindacali, evitando così dichiarazioni di sciopero.

Perr aiutare il Partecipante nella gestione dei contratti di lavoro è stato individuato, attraverso procedura pubblica, un Partner per le Risorse Umane che sta già fornendo assistenza ai Paesi, generando così un mix pubblico privato che supporta non solo i lavoratori, ma anche le organizzazioni nella gestione del lavoro e in ottica di matching.
A questo schema si sono affiancati ulteriori interventi e risorse istituzionali dando ancora più valore a quanto fatto finora, con l’obiettivo di realizzare concretamente tutti gli strumenti di gestione necessari a coordinare il sistema occupazionale attivato da Expo Milano 2015. In particolare, con l’Avviso Comune di Regione Lombardia, si sono poste le basi per una “Dote Expo” sul modello di Dote Unica Lavoro, che consenta la formazione e la ricollocazione dei lavoratori.
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