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Stress e work-life balance

l 44% del dipendenti italiani è stressato. Lo rivela la ricerca condotta a da ADP, fornitore mondiale di soluzioni di Human Capital Management

Mercato e Lavoro
Il 44% del dipendenti italiani è stressato. Lo rivela la ricerca condotta a livello europeo da ADP, fornitore mondiale di soluzioni di Human Capital Management (HCM). Lo stress relativo all’eccessivo lavoro minaccia il benessere del 91% dei dipendenti europei. Per il 44% degli intervistati lo stress è un fattore costante nel loro ruolo e si sentono spesso o molto spesso stressati, mentre il 47% afferma che ne soffre di tanto in tanto.

adp-stress.jpgTuttavia, un quarto dei dipendenti ritiene che il loro datore di lavoro non riesce ad aiutarli appieno a gestire meglio lo stress. 5% dei dipendenti arrivano a considerare di lasciare il loro lavoro a causa Nonostante gli alti livelli di stress, sembra che i datori di lavoro non riescano ad aiutare i loro dipendenti a superare questo problema: è interessante notare che un quarto dei dipendenti ritiene che il loro datore di lavoro non li stia aiutando a gestire lo stress e un quinto (19%) pensa che ignori i loro livelli di stress.

“Un certo livello di stress - afferma Lucia Bucci, HR Director di ADP - è parte integrante della vita lavorativa della maggior parte dei dipendenti e talvolta può rendere il lavoro più dinamico. Tuttavia, l'eccessivo e frequente stress è una delle più grandi minacce per una forza lavoro moderna, che colpisce il morale del personale, la produttività e l'efficienza. Le imprese dovrebbero pertanto fare attenzione a come i loro dipendenti si sentono e garantirne il benessere”.

Secondo l’indagine, stabilire un buon work-life balance è per il 29% degli intervistati il principale fattore che influenza il coinvolgimento dei dipendenti e la loro motivazione, seguito dalle opportunità di lavoro flessibili (26%). I dipendenti si dimostrano desiderosi di allontanarsi dal tradizionale orario di lavoro 9.00-17.00. Un terzo (34%) vorrebbe un mix tra orario flessibile e fisso, e un altro terzo (33%) desidera adottare un modello di lavoro completamente flessibile.

"Negli ultimi anni - afferma Nicola Uva, Strategy e Marketing Director di ADP - abbiamo assistito a un drammatico cambiamento da parte dei dipendenti nei confronti del work-life balance e della qualità della vita. Crediamo che questo sia più di una semplice moda passeggera, e i bisogni dei lavoratori stanno davvero influenzando il modo in cui le aziende operano. L'interesse nei confronti del lavoro flessibile è in aumento, e anche noi ci aspettiamo di vedere una crescente domanda dei dipendenti per i benefit relativi alla loro salute e benessere. I datori di lavoro devono essere in grado di rispondere a queste esigenze e farsi aiutare dalla tecnologia per mettere in atto il cambiamento".
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