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Piacentini, da Amazon a Commissario per il digitale

Diego Piacentini, vicepresidente di Amazon, assumerà ad Agosto il ruolo di Commissario del governo per il digitale e l’innovazione

Mercato e Lavoro
Un cervello che torna in Italia. Diego Piacentini, vicepresidente delle attività internazionali di Amazon, dal prossimo 17 agosto assumerà ufficialmente per due anni il ruolo di Commissario del governo per il digitale e l'innovazione. Un incarico di due anni a titolo gratuito, durante il quale il manager coordinerà per conto dell’esecutivo le varie anime che si occupano di questi temi nel nostro Paese. 

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La notizia è circolata ieri sera ed è stata confermata da un paio di tweet scambiati tra il numero uno del colosso statunitense, Jeff Bezos, e Matteo Renzi. La figura di Piacentini sarà quella di raccordo tra le varie anime che in Italia si occupano di innovazione e di digitalizzazione per conto di Palazzo Chigi. Ovviamente, in prima linea c’è l’Agenzia per l’Italia digitale guidata oggi da Antonio Samaritani.

Il vp di Amazon, a breve quindi in aspettativa, è nato a Milano nel 1960 e si è laureato in economia politica alla Bocconi. È sbarcato poi nel gigante dell’e-commerce nel 2000, nel pieno della “bolla delle dot-com”, direttamente come senior vp e gm per la divisione internazionale. Prima di collaborare con Amazon, Piacentini è stato vicepresidente e general manager della divisione europea di Apple, con responsabilità su tutta l’area Emea. In precedenza aveva lavorato nel settore della gestione finanziaria per Fiat Impresit Italia.

Dopo 16 anni ad Amazon, per me è un modo per tornare nel Paese in cui sono nato e in cui ho passato quarant’anni della mia vita”, ha commentato il nuovo Commissario". Piacentini porterà quindi tutta la propria esperienza gestionale al servizio dell’Italia? “Prima di tutto, la lezione principale è non dire mai ‘non funzionerà’. E la seconda è che la chiave sta nell’organizzarsi e concentrarsi sulle idee meritevoli. E si può fare se si dispone di diverse cose: pensiero innovativo, trasparenza e capacità di autocritica, visione a lungo termine e capacità di mettere i clienti davanti a tutto […] è quello che vogliamo fare anche in Italia”. 

Paolo Barberis, consigliere per l'innovazione del governo, ha spiegato in un post pubblicato su Medium che Piacentini “avrà il compito di potenziare un ecosistema digitale che è e deve rimanere decentralizzato, ma con un linguaggio e un sistema di funzionamento coerente […] È il momento di passare ad una fase più operativa, al livello immediatamente successivo rispetto al disegno di una nuova architettura capace di favorire innovazione e crescita digitale. E ci sono tutte le condizioni ed i presupposti perché avvenga davvero, questo ci aspettiamo da lui”.

“Accogliamo con particolare soddisfazione la nomina di Diego Piacentini come commissario del Governo per il digitale, dice Bruno Sirletti, presidente e AD di Fujitsu Italia. Si tratta di un passaggio fondamentale, all’interno della positiva strategia di digitalizzazione già in atto in Italia, che definisce un’importante figura di coordinamento, che sia in grado di dare uniformità e di guidare al meglio il cammino intrapreso all’insegna della digitalizzazione, della semplificazione, della diffusione, della condivisione e dell’efficienza. Inoltre, credo sia una dimostrazione concreta di come l’attuale Governo riconosca alla tecnologia un ruolo di importanza fondamentale nel percorso volto alla creazione un nuovo paradigma sostenibile di crescita e stabilità futura”.  

“Dopo anni di difficoltà, continua Sirletti, il mercato dell’Information & Communication Technology in Italia ha fatto registrare segnali positivi nel 2015, con una crescita dell’1,1% (dati Assinform). È un dato che fa ben sperare, perché segnala una ripresa degli investimenti nel Paese e deve essere interpretato come un punto di partenza, per iniziare a recuperare il ritardo nei confronti di altre nazioni europee, oggi più avanti nel percorso di digitalizzazione. Per questo motivo – conclude Sirletti – a Diego Piacentini vanno i nostri più sinceri complimenti e un in bocca al lupo per la sua prossima avventura, sicuri che si tratti di un ruolo fondamentale in grado di contribuire all’incremento della competitività di tutto il Sistema Paese”.
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