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Schneider Electric, per piano Agenda Digitale serve collaborazione

Schneider porta la propria competenza ed esperienza in ambito data center, mettendo a fattor comune la conoscenza dei più diffusi standard progettuali

Mercato e Lavoro
La sostenibilità del Piano triennale per l’Agenda Digitale passa attraverso la capacità di fare sistema, dove pubblico e privato collaborano per portare valore al cittadino, alle istituzioni e alle imprese stesse. Il ruolo che Schneider Electric si impegna a svolgere nel Piano triennale ha il suo fulcro nella collaborazione che deve essere a più livelli e diventare un’azione sinergica e di sistema a centrale e locale, pubblico e privato, e tra grandi imprese e piccole e medie imprese.”

image012.jpgQuesto il messaggio di Davide Zardo, Vice President della divisione IT di Schneider Electric Italy, che è intervenuto oggi all’edizione 2016 del Forum PA nel corso dello scenario intitolato "Digital first: costruire una vera cittadinanza digitale per cittadini e imprese". Un messaggio che rivolge un appello di partecipazione alla pubblica amministrazione centrale e locale e alle imprese invitandole a una presa di coscienza e a un’azione comune per affrontare nel modo più efficace il cambiamento rappresentato dall’Agenda Digitale italiana. piano così importante e articolato che secondo Zardo può diventare un motore di innovazione per l’Italia solo attraverso la collaborazione a più livelli.

Schneider Electric porta nell’Agenda Digitale la propria competenza ed esperienza in ambito data center, mettendo a fattor comune la conoscenza dei più diffusi standard progettuali, come quelli dell’Uptime Institute, e la consuetudine a gestire progetti basati su architetture Tier III e Tier IV come già fatto per vari progetti in ambito Pubblica Amministrazione.

Il digitale rende tutto più interessante, rapido e intelligente, arricchendo il tutto di nuove funzionalità, aggiunge Zardo. Lo vediamo nella nostra esperienza di ogni giorno: è grazie all’informatica che il nostro quotidiano può essere veramente più smart, anche nelle aziende e nella pubblica amministrazione snellendo gli aspetti burocratici e semplificando il rapporto con i cittadini.”

"Tutto questo si applica in modo scalare non solo alle aziende, ma anche alla infrastrutture, agli edifici, alle città. Tutto può essere connesso, quindi, monitorato, reso più efficiente e inserito in un sistema che valorizza l'intelligenza. L’innovazione digitale, inoltre, crea benefici di cui tutta la filiera può usufruire, dal costruttore all’intermediario al consumatore. Questo vuol dire, clonclude Zardo, che il digitale è pervasivo, ha un valore di sistema, ed è qualcosa da cui tutti ne possonoono trarre vantaggio: cittadini, imprese, pubblica amministrazione".
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