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Qual è il reale livello di adozione di Office 365 nelle aziende?

La suite cloud di Microsoft gode di una popolarità crescente. Uno studio di Skyhigh prova a indagare su quanti siano gli utenti attivi e a risolvere qualche altro dubbio.

Cloud
Il tasso di penetrazione di Office 365 continua a progredire nelle aziende. Secondo il barometro di Okta, la suite di produttività individuale in cloud di Microsoft già nel 2015 risultava in testa fra le tecnologie SaaS più utilizzate nel mondo, anche davanti al rivale storico Salesforce.com. Presentando gli ultimi risultati trimestrali, la stessa Microsoft ha indicato che le vendite della versione professionale sono cresciute del 57% in un anno.
Resta però da capire in che modo Office 365 sia realmente utilizzato nelle aziende. Al di là della sottoscrizione dell’abbonamento, infatti, non è detto che ci sia poi un ricorso sistematico e regolare a tutte le componenti della suite.
Skyhigh, specialista di sicurezza dei sistemi cloud, ha provato a fare chiarezza, realizzando uno studio basato sui dati di utilizzo di Office 365 raccolti nel corso del secondo trimestre 2016 attraverso Cloud Access Security Broker, ovvero il servizio per la gestione del controllo degli accessi alle applicazioni SaaS aziendali. Questa soluzione è implementata da 600 organizzazioni nel mondo e rappresenta un totale di 27 milioni di utenti.
All’interno di questo campione, oltre il 91% ha implementato la suite di Microsoft su almeno 100 collaboratori, contro l’87% della precedente rilevazione (un anno fa). La parte di utenti attivi è progredita del 7% in dodici mesi e oggi è attestata al 22%.
Skyhigh dettaglia anche il livello di adozione per componente della suite, concentrandosi sulle applicazioni puramente SaaS. Si rileva così che la parte di utenti attivi varia molto in base agli strumenti. Il servizio di file storage OneDrive, per esempio, si pone in cima alla graduatoria, con il 18,6% di utenti attivi. Seguono, a debita distanza, Skype (10%), Exchange Online (7,9%), Sharepoint Online (2,1%) e Yammer (1,2%).
Spicca, in sostanza, una differenza rilevante fra la presenza in azienda della suite o delle sue componenti e il reale utilizzo delle componenti cloud-native. In pratica, chi ha adottato Office 365 ha più che altro deciso di utilizzare i programmi più noti (Word, Excel, Outlook, Powerpoint) nella versione online anziché doversi preoccupare di gestire licenze e aggiornamenti in-house. 
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