A fronte di una decrescita del volume d'affari si assiste alla creazione di un'infrastruttura con capacità produttive sempre maggiori
Secondo i dati pubblicati da
Gartner, nel 2016 il valore del
mercato server mondiale è dimiminuito del 2,7% rispetto al 2015. Stessa tendenza, ma più accentuata, viene evidenziata da Idc, che stima una perdita anno su anno del 4,6%.La classifica dei vendor, in base ai dati Gartner, vede Hpe al vertice, seguita da Dell e Ibm. A seguire, sorpresa sorpresa, Huawei, che nell'ultimo anno ha messo a segno un incremento del giro d'affari del'88,4% a fronte di una crescita in unità del 66%. Quinta poszione, infine, per Lenovo.
Ma la battuta d'arresto nella crescita di questo segmento infrastrutturale non significa che le aziende e i service provider stiano riducendo gli investimenti. Esiste, infatti, un fenomeno di downpricing, che si configura attraverso un aumento di produttività, reso possibile sia dalla tradizionale maggiore capacità computazionale legata alla legge di moore, sia, e in misura sempre maggiore, da una progressiva intelligenza software nello sfruttare in modo intensivo le risorse fisiche sottostanti ovvero in una dimensione di data center software defined.
Quindi, a fronte di un'ottimizzazione complessiva dell'infrastruttura di data center, conseguibile attraverso utilizzo spinto della virtualizzazione che interessa tutti i layer d'infrastruttura - di server, storage e networking - le aziende sono in grado di ridurre i costi complessivi dell'hardware, anche attraverso soluzioni iperconvergenti - da tutti considerata la tecnologia più trendy - ovvero appliance dedicate che rappresentano il container di un data center software defined.
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