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Infor si addentra nell’Ia con Coleman

L’evoluzione verso l’intelligenza artificiale dell’offerta di business applications rende omaggio a uno dei primi ingegneri di colore e sesso femminile della Nasa.

Trasformazione Digitale
Salutato da una standing ovation all’annuale evento americano per clienti e operatori del settore, è arrivato l’annuncio di Infor di voler estendere la propria offerta in direzione dell’intelligenza artificiale. L’entusiasmo del pubblico non è scaturito solo dai contenuti della proposta, non troppo dissimili da quelli di altre aziende indirizzate nella stessa direzione, ma dal nome scelto dal vendor.
Si tratta di Coleman, in omaggio a Katherine Coleman Johnson, ovvero una delle prime donne di colore ad aver lavorato per la Nasa, celebrata anche nel film “Il diritto di contare”, candidato quest’anno agli Oscar. Il Ceo della società, Charles Phillips, anche lui nero americano e consigliere personale di Barack Obama in tempi precedenti al primo mandato presidenziale, si era impegnato già prima di Inforum 2017 per diffondere nel paese il film su questo genio della scienza dello spazio e pioniera dei diritti civili (oggi novantottenne).
La tecnologia Ia di Infor si basa sui servizi Aws (soprattutto Lex per il riconoscimento vocale e semantico) e su framework open source per il riconoscimento di immagini. Il vendor ha sottolineato come Coleman sia adattata ai settori verticali e non alla tipologia di applicazione (come Einstein di Salesforce, per intenderci, studiata per il Crm). D’altronde, delle capacità di verticalizzazione, in primis nel manufacturing, Infor ha sempre fatto uno dei propri punti di forza.
Gli ingredienti della proposta sono abbastanza standard e comprendono manuntezione predittiva, cognitive computing, lead qualification, automazione dei processi, machine learning verticale. Coleman è pensata per integrarsi nei tool disponibili di Infor, ma anche out of the box. Uno degli ingredienti integrati nella proposta è l’architettura Ion, che assicura il flusso di dati da ogni applicazione verso Coleman, che rende possibile per gli utenti l’utilizzo di interfacce utente anche basate sul linguaggio naturale, oltre che sfruttare le applicazioni esistenti per previsioni accurate o raccomandazioni.
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