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Red Hat aggiunge a OpenShift la versione Online

La piattaforma cloud rafforza l'offerta in direzione della gestione dei container Linux.

Cloud
Red Hat ha da poco introdotto sul mercato OpenShift Online, una piattaforma cloud open source per applicazioni containerizzate. Basata sulle stesse fondamenta Kubernetes e Linux di OpenShift Container Platform, la nuova release permetti agli sviluppatori di creare applicazioni cloud native su una piattaforma di container, senza preoccuparsi della complessità del provisioning, dell'amministrazione e della scalabilità delle applicazioni in relazione al mutamento della domanda.
La piattaforma OpenShift supporta diversi linguaggi, fra i quali Java, Node.js e JBoss Middleware. Fra le novità si possono citare nuove capacità OneClick per razionalizzare il provisioning delle applicazioni e l’implementazione, senza che gli sviluppatori e amministratori debbano controllare tutto il ciclo di vita.
Inoltre, l'utilizzo del framework source-to-image (S2I) permette di creare immagini dei container riproducibili. In questo modo, gli sviluppatori non avranno più bisogno di familiarizzare con Docker né creare e gestire immagini di Docker, riducendo così il rischio di errore.
Red Hat OpenShift Online è disponibile in due versioni. La Starter è un servizio gratuito che include 1 Gb di memoria e 1 Gb di storage. La Pro, a pagamento, offre risorse supplementari per 25 dollari al mese per Gb di memoria o storage.
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