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Le nuove sfide del cloud computing

Veeam: i tool sono importanti quanto la piattaforma

I leader del mercato sono alla ricerca di partner in ambito tecnologico che abbiano stretti rapporti con la clientela

I giornalisti alla ricerca di posizioni non allineate sul cloud computing hanno vita facile quando incontrano un personaggio del mondo IT con una carriera alternativa e in grado di raccontare storie di IT da un’angolatura particolare. Ratmir Timashev, fondatore, presidente e CEO di Veeam è una di queste personalità.
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Dalla Russia all'America passando per la Svizzera: così si potrebbe descrivere il percorso di Timashev.Ancora studente, nel 1997 fonda Aelita Software, venduta poi a Quest (ora parte di Dell) nel 2004 per 116 milioni dollari. Solo due anni più tardi fonda Veeam Software. Con sede in Svizzera, Veeam distribuisce le proprie soluzioni esclusivamente attraverso i distributori, i cosiddetti ProPartner. Attualmente Veeam ha più di 30.500 ProPartner e 145.500 clienti in tutto il mondo. A soli otto anni dalla fondazione, Veeam Software ha l'obiettivo di raggiungere un miliardo di dollari di fatturato entro il 2018. Il tasso di crescita attuale è in linea con il traguardo che potrebbe essere raggiunto.I risultati conseguiti nell’anno fiscale 2014 parlano di ricavi per 389 milioni di dollari , con una crescita del 40% rispetto allo scorso anno fiscale.Backup e Business Continuity Ma anche piedi ben saldi sul terreno della tecnologia , con affermazioni fuori dal coro quando viene posto a confronto con le altre realtà aziendali concorrenti, alcune delle quali hanno capito in quale filone di crescita inserirsi e in quali no, tra cloud e big data. E anche riconoscimenti alla mente tecnologica di Veeam , Andrei Baronov, per aver introdotto una metodologia di innovazione che ancora alimenta lo sviluppo del marketing dell’azienda. E i risultati nel tempo stanno dando ragione alle scelte di Veeam.
L’azienda è in salute ( leggi: fa profitti) e dispone delle risorse economiche sia per una crescita organica che acquisizioni mirate.“Il business funziona funzione 24 ore al giorno per 7 giorni alla settimana e momenti di pausa non sono mai ammessi. I leader del mercato sono alla ricerca di partner in ambito tecnologico che li aiutino in questa attività always-on - dichiara Timashev . “La nostra release 8 di Veeam Availability Suite ha avuto persino più successo di quanto ci aspettassimo, con più di un terzo dei nostri clienti che hanno completato l’upgrade nei primi 60 giorni . Con quasi otto milioni di macchine virtuali in tutto il mondo la cui disponibilità di dati è garantita da Veeam, stiamo trasformando il moderno data center unendo la virtualizzazione, il cloud e le tecnologie di storage; la nostra crescita continua mostra il successo della nostra visione e della nostra capacità di realizzazione” Quanto al futuro, anche se il mercato dei software per il backup e il ripristino dei dati e dei dispositivi integrati comprende decine, se non centinaia, di vendor, “ con il prossimo rilascio della nuova Veeam Availability Suite v9 rafforzeremo ulteriormente la nostra presenza”.
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Obiettivi futuri per Veeam? Un fatturato di un miliardo di dollari nel 2018 passando per il mezzo miliardo atteso nel 2015 . Ma “non abbiamo una roadmap di prodotti , bensì una visione. Siamo innovativi nelle attività di ricerca e sviluppo. I nostri rapporti con la clientela sono molto stretti, facciamo delle scelte sulle caratteristiche richieste e le mettiamo nei nuovi prodotti”.Sembra di capire dalle parole di Timashev che è lo storage, in particolare le necessità di backup e di continuità sicura delle attività di business, il terreno sui cui si sta giocando l’attuale fase di trasformazione e innovazione delle aziende. Anche il piccolo professionista ormai alle prese anche con la mobilità ha necessità di una continuità di servizio 24 ore al giorno su 7 giorni. Con le attuali tecnologie cloud e di data protection si apre un nuovo mondo in cui il ripristino dei file avviene in pochi minuti e non in giorni. In questo campo il fatto di non avere il peso di soluzioni legacy permette a Veeam di spingere l’acceleratore sul pedale dello storage in cloud. A Timashev piace un’analogia che riguarda il telefono come era 20 anni fa e poi con l’avvento della tecnologia cellulare e poi degli smartphone. La medesima progressione avviene dal data center fisico per poi passare per la virtualizzazione e il cloud computing. Ma ora - realizzata quella che con terminologia degli analisti di Idc viene chiamata terza piattaforma - tuto sta cambiando di nuovo e la parola nuova porta la sigla IoT. Ammette Timashev: siamo ancora in una fase di hype, ma il mercato sta maturando molto rapidamente.E intanto lo storage e la reti abbracciano la filosofia software defined, perché è il controllo stesso dell’infrastruttura IT che sta diventando totalmente software defined. La scelta delle imprese e delle organizzazioni è senza dubbio quella del cloud di tipo ibrido , anche per ragioni importanti di sicurezza. Il cloud di tipo pubblico ha invece una appeal per le PMI ( “che non possono star fuori dai nostri obiettivi”) in quando non dispongono di un proprio data center ben sviluppato.Conclude Timashev : “ Per fare del cloud noi offriamo backup e availability”.