Scenari per la comunicazione aziendale

Cisco Spark, una piattaforma reinventata per i servizi di collaborazione

Cisco sta vivendo una fase di passaggio da una focalizzazione sull’hardware a una sul software via cloud. Dalmazzoni (Cisco): tutte le modalità di collaborazione su un’unica piattaforma grazie al cloud computing

ll mercato della collaboration in Italia, visto dalla prospettiva di Cisco, e l’arrivo della piattaforma Spark sono i temi di un incontro di ImpresaCity Magazine con Michele Dalmazzoni, collaboration & business outcomes leader di Cisco Italia. La prospettiva è quella di una piattaforma cloud che sarà gestita in prima persona da Cisco stessa senza che venga meno il modello di go to market al 100 percento di tipo indiretto.
Spiega Dalmazzoni: “I servizi sono molto completi e articolati con una parte di messaging e di gestione dei meeting che costituisce una realizzazione importante della parte applicativa della piattaforma Spark. Oltre a portare in cloud tutti i servizi di fonia. Il progetto Spark prevede poi la possibilità di erogazione dei servizi in modalità ibrida con una completa integrazione per quelle aziende che hanno già fatto investimenti in Communications Manager nelle sue varie edition. La versione hybrid viene offerta da Cisco anche a operatori che offrono servizi in modalità cloud da piattaforme operate da loro”.
Gli Hosted Communications Services di Nuvola Italiana sono un esempio.L’annuncio di Spark si realizzerà nel corso dell’anno con tre “ondate” successive a partire dalla prima che si concentra su messaggistica e meeting. Da subito il modello di rivendita dei partner sarà attraverso un sistema a fee mensili ossia una vendita purante di servizi siano essi voce, applicazioni o video. Secondo la completezza dei servizi acquistati il costo di un posto dia lavoro può variare da 7 a 25 dollari al mese. Tra i servizi anche la possibilità di una vera e propria room virtuale per meeting o aule di formazione o assistenza integrando ambiente fisico e virtuale e raggiungibili da utenti interni ed esterni.Una seconda parte di Spark sarà disponibile verso la primavera con la parte ibrida della piattaforma che integrerà i servizi di messaging con i sistemi di controllo delle chiamate a voce della clientela, il parco installato già esistente del Communications Manager.
Continua Dalmazzoni: “L’ultima wave che arriverà dopo l’estate prevede i servizi di fonia e video erogati da cloud su piattaforma Spark gestita da Cisco stessa”. A questo proposito Dalmazzoni segnala il grande interesse che sta suscitando sul mercato la partnership con Apple i cui device mobili sono integrabili in maniera nativa con i servizi voce e video di Cisco offerti anche in cloud. La partnership con Apple viene considerata di alto livello con servizi Cisco integrati nel software dei terminali in maniera nativa.Obiettivo di mercato molto allettante per l’Italia sono in questo caso le imprese medio piccole che dovrebbero apprezzare un una serie di servizi erogati via cloud molto semplici e senza necessità di ampie manovre di customizzazione.

Il discorso si allarga alla strategia anche degli altri competitor di Cisco chiaramente orientati sulla medesima strada per le soluzioni di collaborazione e comunicazione in cloud.Risponde Dalmazzoni:” Tutti i player del mercato si stanno muovendo in questa direzione. Tutti portano in cloud le proposte e la strategia che sono nelle loro corde. Si sta un po’ riproponendo la medesima situazione di mercato vista nel mondo consumer. Cisco ritiene di avere una posizione unica sul mercato in grado di coprire completamente l’aspetto del software applicativo integrando in modalità end to end anche con la telefonia tradizionale con la collaboration in room. Il servizio end to end va a toccare non solo l’infrastruttura ma anche i terminali che sono sempre più intelligenti ed evoluti, sia che si parli di telefoni sia che si tratti di sistemi video”.
Cisco si considera unica sul mercato perché ritiene di essere l’unica a offrire tutto lo stack dei servizi di collaboration. E deve invece affrontare competitor che operano solo su parti limitate del suo fronte di azione: software, fonia e video
.La piattaforma Cisco Spark
Evoluzione importante nel settore della collaboration e della comunicazione unificata, Spark è una piattaforma in rapida fase evolutiva, una “scintilla” con cui Cisco prende atto di dover operare in un mercato in rapido cambiamento dove i principali tipi di comunicazione che le persone usano non possono prescindere dal cloud: messaggistica, meeting e chiamate a voce. La collaboration rappresenta circa l’11 percento delle vendite di Cisco ed è considerato dagli analisti un punto di forza della società che cresce di più in questa che in altre aree.Per esprimersi con le parole di Dalmazzoni, “ Cisco attua con Spark un approccio integrato che non segrega in silo nessun servizio” di comunicazione e di collaborazione. Ogni tipologia di meeting e di ambiente collettivo (dalla room al desktop alla tasca) viene messa anche a disposizione di aziende medie anche attraverso virtual appliance su cui accendere i servizi che servono. In tema del cosiddetto smart working che riguarda non solo il posto di lavoro, ma anche i processi organizzativi,
Cisco si propone di aprire spazi di meeting fisici e virtuali sempre disponibili a ogni utente.L’approccio di Cisco è di tipo olistico più che di integrazione per tutte le modalità di comunicazione con ogni tipo di client anche mobile che tuttavia non può prescindere dalla necessità di permettere alle aziende l’utilizzo di sistemi di comunicazione (leggi PBX) anche di tipo tradizionale. Da qui anche una serie di strumenti a disposizione degli sviluppatori e dei partner.Va detto che a questo punto non cambia l’offerta verso il mercato che è solidamente di tipo indiretto, ma in qualche misura Cisco intende mantenersi la gestione della piattaforma pur mettendola a disposizione delle aziende in modalità indiretto , anche attraverso i tradizionali service provider ( in Italia Telecom in particolare).
Al centro degli obiettivi di Cisco la cosiddetta user experience che si mantiene invariata attraverso pochi clic: l’esempio classico è il passaggio di una chiamata telefonica a un meeting video, mentre una chiamata video passa con naturalezza da una sala conferenze a uno smartphone. Nel caso di aziende che intendano mantenere al lavoro i loro investimenti in apparati on premises (leggi telefonia e servizi dei server) lo strumento proposto da Cisco si chiamano Spark hybrid services.
Per Dalmazzoni, “Cisco dà ampio spazio agli sviluppatori. Pensiamo che alcune delle idee migliori potranno arrivare da altri. Cisco Spark for Developers fornisce API aperte affinché gli sviluppatori possano creare delle app innovative e coinvolgenti che diano ulteriore valore a Spark”.Tra gli altri sforzi di Cisco per mantenere la leadership nel segmento della collaboration vanno anche ricordate le partnership con Apple e con Ericsson.“Cisco ritiene di avere una posizione unica sul mercato in grado di coprire completamente l’aspetto del software applicativo integrando in modalità
end to end anche con la telefonia tradizionale con la collaboration in room"