Emc ha presentato i risultati di una sua ricerca sulla
IT Transformation, che evidenzia come oltre il 64% delle aziende italiane intervistate affronterà un cambiamento sostanziale, totale o significativo, nel corso del prossimo anno.
I risultati hanno rivelato che le principali preoccupazioni delle aziende in Italia includono l
'incremento dei profitti (– 55%), lo
sviluppo di nuove soluzioni (– 45%), e il
miglioramento della customer experience (– 37%).
Queste priorità fanno ben capire che la trasformazione in essere all’interno delle strutture aziendali non viene attuata con l’unico scopo di ottimizzare i costi, ma bensì per aumentare la competitività sul mercato.
I risultati si riflettono nell’approccio che le aziende stanno intraprendendo nei confronti dell’IT Transformation.
Il 21% delle aziende italiane ha dichiarato che prevede di attuare un cambiamento, totale o significativo, delle proprie funzioni IT.
La ricerca ha inoltre evidenziato che le
5 priorità IT per le aziende italiane sono: il
cloud computing (– 49%), la
gestione della tecnologia esistente (– 46%), l'ulteriore
integrazione tecnologica (– 45%), l'
ottimizzazione di affidabilità, scalabilità e performance (– 41%), lo
storage/gestione di dati (– 40%).Un risultato importante emerso dalla ricerca è che non sono solo le aziende e le funzioni IT a trasformarsi: anche i ruoli di coloro che lavorano nell’IT sono interessati da un rapido cambiamento. Vi è una crescente consapevolezza che l’avvento del
cloud computing e l’analisi dei Big Data faranno emergere nuovi ruoli e competenze all’interno dei dipartimenti IT.
Infatti, oltre il 57% delle aziende ritiene che il cloud computing creerà nuovi ruoli oltre a responsabilità per lo staff IT nel corso dei prossimi tre anni, con il 36% che ritiene altrettanto valido il messaggio per quanto riguarda i Big Data.
Questo include la nascita di nuove figure professionali, quali
Cloud Architect e Data Scientist. Un dato interessante emerso è che il 18% delle aziende in Italia ha ammesso che la propria organizzazione IT non possiede, almeno al momento, il giusto livello di competenze e conoscenze in grado di soddisfare adeguatamente le proprie priorità IT.
In Italia, il
44% delle organizzazioni concorda decisamente sul fatto che l’analisi dei
Big Data creerà nuove dinamiche di settore, nel corso dei prossimi cinque anni, con aziende che risulteranno vincenti o perdenti rispetto ad esse.
Inoltre, il
38% ha dichiarato di aver implementato o di considerare l’implementazione di strumenti di analisi di Big Data.
Ciò nonostante,
il 62% non ha ancora preso in esame l’implementazione di strumenti avanzati di gestione e analisi dei dati. È chiaro che la corsa per ottenere il massimo dei benefici da questa tecnologia innovativa è ora in atto: le aziende si avvantaggeranno o meno da questa nuova situazione nella misura in cui riusciranno ad implementare strumenti di analisi dei Big Data.
Poiché l’analisi dei Big Data impatta in maniera determinante all’interno dell’agenda aziendale, vi è evidenza che le aziende italiane stiano iniziando a comprendere come, man mano che il valore dei loro dati aumenta, cresce di pari passo la necessità di proteggerli.
Il
74% delle aziende intervistate ha dichiarato che la sicurezza dei dati e la governance sono priorità dimostrando proprio quanto importanti siano la privacy e la sicurezza dei dati per le aziende odierne. La ricerca di Emc rivela inoltre che le aziende stanno guardando in maniera crescente al cloud per meglio supportare la loro trasformazione: il
49% dichiara che si tratta di una chiara priorità per le loro organizzazioni. 5 intervistati su 10 ritengono che le architetture cloud sostituiranno le tradizionali infrastrutture IT entro i prossimi tre anni. Indipendentemente da variazioni specifiche del settore, emerge chiaramente che il cloud computing sta giocando un ruolo determinante nell’aiutare le aziende a trasformare le operazioni di business.