Secondo uno
studio Confesercenti continua anche se a ritmi meno sostenuti la crescita delle imprese individuali con
titolare straniero. In dieci anni il loro peso sul totale delle imprese è passato dal 2% a quasi il 9%, lo stock delle attività si è più che quintuplicato a dispetto di una contrazione tendenziale generale del 3%. Nel terzo trimestre 2012 le imprese individuali registrano un saldo positivo di
5 mila unità di cui l’85% è dato appunto da imprese di immigrati.
Scendendo più nel dettaglio del peso delle imprese immigrate sul totale delle imprese per provincia si segnala:
Prato dove il 37% delle imprese individuali sono straniere, Milano (il 19%), Firenze (il 17%), Reggio Emilia e Trieste.
Il 16% degli imprenditori stranieri si concentra a
Roma e Milano.
Il 44% delle imprese individuali straniere svolge
attività di commercio, un altro 26% è nel settore delle costruzioni e un 10% nella manifattura. L’80% delle ditte si concentra quindi in soli 3 comparti, dove anche la crescita malgrado la crisi è stata sostenuta. Un +7,3% per le imprese del commercio, + 3% per le imprese edili, e +3,6% per la manifattura (in generale le imprese individuali negli stessi comparti registrano variazioni negative rispettivamente del -0.5%, -1.3% e -2.2%).
Da evidenziare anche il comparto dei
pubblici esercizi dove le imprese con titolare immigrato crescono di 8.667 unità in un anno, pari a un 11% in più.