Un volume di investimenti doppio rispetto all’attuale. E’ questa la previsione di Analysys Mason, autorevole società di ricerca internazionale, in merito all’evoluzione del mercato globale dei servizi public nel quinquennio 2012-2017.
Dai 18,3 miliardi di dollari che si calcola siano stati spesi nel corso del 2012, si arriverà, nel 2017, a 31,9 miliardi, una stima che riguarda sia grandi che medie aziende. Sarà proprio così? Al di là delle cifre in sé, quello che evidenziano questi dati è che, tutto sommato, la spesa globale che viene associata al cloud pubblico nella sfera enterprise non rappresenta uno sviluppo poi così elevato. Se, come molti affermano, il cloud è sinonimo di un nuovo paradigma informatico, le dinamiche tendenziali dovrebbero essere coerenti con percentuali di crescita molto più elevate. Analysys Manson, invece, reputa che
la spesa, dopo avere registrato un +17% nel 2013, inizierà a presentare dei tassi di crescita sensibilmente inferiori con un valore di crescita medio annuo, calcolato nei cinque anni, pari all’11.8%. Il driver primario dello sviluppo viene identificato dal passaggio in cloud di soluzioni di email, messaging e di lavoro collaborativo, che andranno progressivamente a sostituire o complementare le attuali soluzioni on premises Le aree geografiche che presentano maggiori opportunità e più interessanti tassi di crescita sono quelle associate ai paesi emergenti che dovrebbero crescere, secondo quanto rilevato dalla ricerca, a un tasso medio annuo superiore al 20% su base medio annua.
La ricerca di Analysys Manson include quest’anno anche Paesi che non erano stati coinvolti in precedenti ricerche, tra queste Italia, Svizzera e Paesi Bassi.
Per quanto riguarda l’Italia la società afferma che la crescita medio annua sarà superiore alle media europea in conseguenza della presenza strutturale di piccole e medie imprese SME, le quali vengono considerate più disponibili a un investimento nel cloud pubblico. Il volume degli investimenti stimato in Italia per il 2017 raggiungerà un valore di circa 6oo milioni di dollari