Non è più allineata con la focalizzazione a lungo termine della società: con questa motivazione
Cisco ha giustificato la cessione della parte di
Data Virtualization, acquisita qualche anno fa con Composite Software. Si tratta in estrema sintesi di un
layer software che automatizza la scoperta e l'organizzazione delle fonti di dati in azienda, creando in un certo senso una organizzazione "virtuale" dei dati che evita di dover creare un
data warehouse e allo stesso tempo non interviene direttamente sui dati nativi.
Cisco ovviamente non si considera fuori da questo ambito ma vede la
proliferazione dei dati in azienda in modo specifico, collegato al mondo dell'IoT e delle reti intelligenti. La visione della società è concentrata soprattutto sul
monitoraggio in tempo reale dei dispositivi e delle risorse in rete e sull'adozione del machine learning per sviluppare funzioni di controllo delle reti stesse. Questa visione si concretizza nella Digital Network Architecture per la parte di
automazione, in Tetration per la protezione delle applicazioni e in AppDynamics per il monitoraggio delle applicazioni.
La parte "ex Composite" probabilmente è troppo astratta per rientrare adeguatamente in questa visione e Cisco ha deciso quindi di cederla a chi ha un approccio diverso, più orientato alla integrazione dati in senso classico. L'acquirente è
Tibco Software, che per una somma imprecisata ha acquisito i prodotti (in particolare
Cisco Information Server) di Data Virtualization e anche la parte associata di consulenza e supporto.
Tibco inserirà i prodotti e le tecnologie acquisite nella sua offerta di soluzioni di analytics, potendo in questo modo estenderla anche a piattaforme diverse da quelle più tradizionali. I prodotti ex-Cisco andranno quindi a completare la linea Tibco
Spotfire e la piattaforma Connected Intelligence.