L'open source è l'asse portante dello sviluppo cloud ma non sempre progetti anche molto noti riescono a progredire con la velocità desiderata.
Cloud Foundry è un buon esempio in questo senso: molti provider e anche software house ne fanno la base di piattaforme PaaS specifiche, ma per gli sviluppatori rappresenta ancora un ecosistema di servizi e progetti
non sempre semplice da esplorare.
Per questo motivo la Cloud Foundry Foundation ha presentato una versione preliminare di
The Foundry, che in esterma sintesi è
un marketplace dove trovare molti elementi certificati da usare nelle proprie attività di sviluppo. Si tratta di componenti software ma anche di fornitori di servizi accessori e programmi di training. L'idea è che in questo modo gli sviluppatori e le aziende utenti possano
trovare le risorse di cui hanno bisogno, in un ambiente neutrale rispetto alle offerte dei vari vendor.
Nella sua prima fase di lancio The Foundry si concentra sulle
necessità degli sviluppatori, mettendo in evidenza gli strumenti e i servizi utili per realizzare applicazioni con modalità di sviluppo agile. L'offerta comprende quindi vari componenti applicativi, dai framework alle API passando per i database e arrivando sino ai servizi di gestione delle identità.
La Cloud Foundry Foundation sottolinea che The Foundry comprende oltre seicento elementi, a partire ovviamente dalle
distribuzioni certificate di Cloud Foundry sviluppate da alcuni suoi membri tra cui Atos, Huawei, IBM, Pivotal, SAP e Swisscom. Nell'offerta del marketplace sono comunque presenti anche altre distribuzioni non certificate. Più in dettaglio,
al momento The Foundry comprende 10 fornitori di programmi di training, 7 distribuzioni certificate, 9 distribuzioni non certificate, 458 realtà che si occupano di consulenza e integrazione, 8 provider IaaS e 166 componenti di integrazione.