Blockchain e pagamenti digitali. Mastercard sposa la logica della data economy e mette a disposizione degli sviluppatori
proprie Api in modo che realtà terze possano iniziare a testare nuove soluzioni B2B ricorrendo alla
tecnologia fintech per antonomasia, in particolar modo per valutare nuovi progetti nell’ambito dei pagamenti internazionali.
“Unendo la tecnologia blockchain di Mastercard con la nostra rete di transazioni abbiamo creato una soluzione sicura, facile da scalare e sottoponibili ad audit”, ha spiegato
Ken Moore, vice presidente esecutivo di Mastercard Labs. “La nostra tecnologia può essere utilizzata per risolvere quasi in tempo reale i pagamenti su carta di credito, eliminando il bisogno di consolidamento”, ha aggiunto Ricardo Sota, manager at Payments Innovation Mastercard Labs.
La soluzione di Mastercard è di tipo permissioned: vale a dire che per leggere le informazioni contenute nei blocchi è necessario ottenere un permesso, che limita quindi il numero di soggetti in grado di interagire con la catena e di prendere parte alla rete di scrittura dei
nuovi blocchi. Un paradigma, quello del blockchain, su cui i più importanti fornitori di servizi finanziari del mondo si sono lanciati con voracità, per paura di perdere il treno dell’innovazione.
Mastercard è sicuramente uno dei nomi più importanti dell’elenco, considerando che ad oggi ha già richiesto l’approvazione di
oltre 35 brevetti nell’ambito dei registri distribuiti e ha scelto di investire in diverse realtà digitali. È il caso di Digital Currency Group, società che alimenta il mondo dei bitcoin e di tutte le iniziative legate alla catena di blocchi. Inoltre, il provider newyorchese è entrato a far parte a luglio della Enterprise Ethereum Alliance, per esplorare nuovi casi d’uso della piattaforma Ethereum.
La
privacy delle informazioni è garantita dalla natura stessa della catena: essendo di tipo permissioned, i registri sono “opachi” e quindi i dati delle transazioni possono essere letti soltanto da chi partecipa alla singola operazione. Questo consente comunque ai blocchi di essere sempre perfettamente verificabili e ai partner di ricorrere senza problemi alle Api di Mastercard. Interfacce che gli sviluppatori potranno sfruttare per applicazioni di pagamento, di supply chain e di operazioni finanziarie. Ma anche in ambiti diversi da quello monetario, come l’emissione di certificati di autenticità.