Nokia ha incrementato i suoi sforzi in campo IoT sviluppando alcune partnership che hanno l'obiettivo di semplificare l'implementazione di soluzioni
Internet of Things, specie in ambito industriale. Nokia in questo non si propone solo alle aziende utenti ma passa anche attraverso i suoi clienti tradizionali, ossia i fornitori di servizi di telecomunicazioni. È proprio questo tipo di operatori che, fornendo già
servizi di connettività alle imprese, può proporre anche infrastrutture più o meno complete per l'IoT. Anche
rivendendo servizi Nokia.
Una prima collaborazione è stata definita con
Bosch Connected Devices and Solutions, che come fornitore di sensoristica ha un'offerta giudicata complementare a quella di Nokia. Le due aziende prevedono la realizzazione di sistemi IoT dedicati all'asset tracking, alla manutenzione predittiva e al monitoraggio ambientale.
Bosch fornirà i
sensori per il rilevamento dei parametri relativi alla specifica applicazione, mentre Nokia metterà in campo la connettività IoT di
Wing (Worldwide IoT Network Grid as a service) e
Impact e altri componenti di rete. Complessivamente l'idea è quella di realizzare una sorta di soluzioni alla "
sensor as a service" che possono essere usate direttamente dalle aziende od impacchettate come servizio dalle telco.
Una seconda collaborazione in ambito IoT coinvolge
AWS e si declina nell'ambito di una partnership più estesa a tutto il mondo cloud. Qui l'accento è più sull'edge computing: Nokia mette in campo la sua piattaforma Multi-access Edge Computing (MEC) e AWS il software
Greengrass, che in sintesi permette di eseguire funzioni di
serverless computing alla periferia della rete.
Complessivamente la combinazione di MEC e Greengrass punta a
spostare in periferia l'elaborazione dei dati raccolti dai dispositivi IoT, garantendola anche quando la connessione al cloud è intermittente. In questo modo, come per tutte le soluzioni di
edge computing, viene anche ridotto il volume dei dati trasferiti dalla periferia al cloud.