Non sarà magari la piattaforma oggi di tendenza nel mondo cloud, ruolo che è passato ai container e ai
microservizi, ma
OpenStack come base abilitante per le infrastrutture cloud continua la sua crescita e, secondo le
previsioni di 451 Research, questo nel prossimo futuro soprattutto sulla spinta delle implementazioni per il cloud privato.
Gli analisti spiegano infatti che già l'anno prossimo il giro d'affari dei service provider legato ai
servizi di private cloud basati su OpenStack supererà quello relativo alle implementazioni di public cloud. Nel complesso il mercato OpenStack dovrebbe registrare una crescita media del
30 percento l'anno fino al 2021, anno in cui muoverà qualcosa come 6,7 miliardi di dollari.
La crescita nelle implementazioni di OpenStack per ambienti di cloud privato o ibrido rientra nella crescente tendenza delle imprese (il 61 percento in una recente indagine sempre di 451 Research) a usare un
approccio di hybrid cloud. Un altro fattore da considerare è che le distribuzioni di OpenStack stanno diventando progressivamente
più semplici da installare e aggiornare. Questo progressivo miglioramento dovrebbe continuare anche nel prossimo futuro, spiega 451 Research, in modo tale da aumentare la quota delle installazioni in produzione e non solo in ambienti di test e sviluppo.
A rendere più stabile lo sviluppo di OpenStack è anche un altro fattore positivo di mercato: il comparto OpenStack
si sta consolidando intorno a pochi importanti provider, non a caso gli stessi nomi (come Red Hat e SUSE) che offrono piattaforme Linux di livello enterprise. Questo dovrebbe tra l'altro favorire ulteriori sviluppi mirati verso la
coesistenza tra OpenStack e le tecnologie legate ai container come Docker e Kubernetes.