Se da una parte la criptovaluta è per lo più pura speculazione, dall'altra la tecnologia che la rende sostenibile dimostra potenzialità sempre più futuribili e avanzate
Autore: Piero Macrì
Il futuro del bitcoin e più in generale la sostenibilità delle criptovalute è del tutto imponderabile. Per il momento appare un fenomeno meramente speculativo, privo dei fondamentali e delle regolamentazioni che sostengono le dinamiche valutarie tradizionali.
Eppure, passo dopo passo il valore del bitcoin si affranca dal mercato undergorund delle piattaforme deep web che finora ne hanno permesso lo scambio diventando oggetto di un future che replica l’andamento della criptovaluta secondo il paradigma classico dei derivati.
E’ quanto successo in questi giorni alla Borsa di Chicago dove ha iniziato a essere trattato un derivato che replica l’indice Bitcoin rendendo così possibile speculare sul futuro della criptovaluta tutelando la forma giuridica dell’investimento.
Ma al di là di ciò che rappresenta il bitcoin una cosa appare sempre più consistente, la progressiva affermazione della blockchain, l’architettura tecnologica che rappresenta il fondamento della transazione in bitcoin o della pluralità di criptovalute che si sono venute ad affacciare sul mercato in questi anni.
Blockchain introduce una possibile discontinuità nel mercato dei pagamenti ed è oggetto di aggiornamenti ed evoluzioni continue, non solo come tecnologia a supporto dei pagamenti, ma come tecnologia in grado di fungere da sistema di certificazione in tutti quegli ambiti dove si richiede l’autenticità dell’identità digitale.
Vogliamo qui sottolineare la storicità del periodo che stiamo vivendo in merito ai cambiamenti potenziali di cui è oggetto il paradigma della transazione economica: blockchain, e nella sua più ampia accezione, la possibile evoluzione del pagamento digitale, rappresenta la sfida per la sostenibilità futura dei soggetti (banche) che fino ad oggi hanno gestito i processi di intermediazione.
Siamo in presenza della sostanziale affermazione del digitale e dei relativi canali di accesso, web e mobile. Quest’ultimo, in particolare, è il modello che si è andato progressivamente ad afffermare nell’ultimo periodo acquisendo una crescita anno su anno di circa il 40%, dinamica che secondo gli analisti dovrebbe portare l’asticella del mobile payment alla cifra monster di 3 trilioni di dollari nel 2020.
“Ci sono voluti più di mille anni per passare da pagamenti basati su carta a pagamenti effettuati con carte di credito e ce ne solo voluti solo 50 per metabolizzare il tutto in una transazione puramente digitale e solo 10 per arrivare all’affermazione del mobile payment”, si afferma nell’articolo pubblicato su Visual Capitalist.
Blockchain sarà la piattaforma decentralizzata, democratica e trasparente su cui si fonderà la cash-less society del futuro? Una tendenza che con o senza blockchain appare promettente, basti pensare che secondo le più recenti statistiche circa un 40% dei cittadini americani si dicono favorevoli a un mondo cash-free.
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