La
stampa 3D sta facendo sentire la sua spinta evolutiva in diversi settori, anche grazie all'
evoluzione costante delle diverse tecnologie di
additive manufacturing. Secondo Gartner saranno però tre ambiti in particolare a sfruttare le potenzialità della stampa 3D già a breve-medio termine, nel giro cioè dei prossimi anni. Si tratta dei comparti
aeronautico, medicale e dei beni di consumo, che da qui al 2021 vedranno una quota importante - se non proprio maggioritaria - di applicazioni dell'additive manufacturing.
In prima fila c'è certamente il settore areonautico e aerospaziale: Gartner stima che entro il 2021 il
75 percento dei nuovi velivoli civili e militari opererà con diversi componenti stampati 3D, dalle parti dei motori sino agli elementi della cabina e della fusoliera. Questo settore è stato d'altronde
uno dei primi ad adottare la stampa 3D per velocizzare prima la prototipazione e poi la produzione di componentistica. Per questo, mentre la prototipazione resta in molti ambiti l'applicazione principale della stampa 3D, in campo aeronautico grandi nomi come
Boeing o GE Aviation hanno già migliaia di componenti
prodotti per additive manufacturing.
Buone previsioni anche per il settore
medicale: Gartner stima che entro il 2021 un quarto dei chirurghi
farà pratica su modelli in stampa 3D dei pazienti prima di operarli dal vivo. Ospedali e laboratori clinici stanno investendo nelle tecnologie di stampa 3D integrandole nei loro workflow collegati alla diagnostica per immagini. Questo permette ad esempio di
pianificare meglio gli interventi su casi particolarmente complessi e di introdurre nuove tecniche per la formazione dei medici.
In quanto al mercato dei
beni di consumo, Gartner stima che entro il 2021 un quinto delle prime cento aziende del settore userà la stampa 3D per creare
prodotti personalizzati. In questo campo l'additive manufacturing si è già diffuso come strumento per la prototipazione rapida e per ridurre l'intervallo tra la prima concezione e la produzione di un nuovo prodotto. Il passo successivo è estendere l'uso della stampa 3D come mezzo per avere personalizzazioni specifiche, ridurre gli inventari e
avvicinare la produzione ai clienti finali. Questo non vuol dire che la stampa 3D può sostituire le tecniche classiche per la produzione di massa, ma secondo Gartner ci sono casi in cui l'uso dell'additive manufacturing acquista un senso economico.
L'affermazione progressiva della stampa 3D può avvenire solo se aziende anche molto consolidate nei loro settori di mercato sono disposte a
mettere in discussione i modelli di business classici. Questo non è sempre facile e secondo Gartner richiederà approcci per loro nuovi. Ad esempio gli analisti stimano che il 20 percento delle aziende darà vita, sempre entro il 2021, a
startup interne con lo scopo specifico di sviluppare nuovi prodotti e servizi basati sulla stampa 3D. Lo hanno già fatto, tra le altre, Airbus, BASF e GE.
In particolare
nel manufacturing, Gartner stima poi che il 40 percento delle aziende creerà
centri di eccellenza legati al 3D printing. Questi centri studiano come introdurre la stampa 3D nei principali processi di business dell'azienda, adattandoli alle sue esigenze e
identificando le metriche che esplicitano i benefici effettivamente apportati dall'additive manufacturing.