Veaam lo definisce come "
il più importante rilascio nella storia decennale" della società: è quello della versione 9.5 Update 3 della
Veeam Availability Suite, release che ha diverse novità ma in primo luogo estende anche alle applicazioni classiche le funzioni di backup e availability sinora applicate
negli ambienti virtualizzati. In questo modo, secondo la software house, gli utenti possono gestire
da un unico punto di controllo - appunto la Availability Suite - tutti i carichi di lavoro, che siano essi virtuali, fisici o in cloud. Questa possibilità permette quindi alle imprese di abbandonare le soluzioni di backup definite legacy.
Le novità principali della Veeam Availability Suite 9.5 Update 3 riguardano quindi la componente
Backup & Replication (la suite
comprende anche Veeam ONE per la parte di monitoraggio, reporting e capacity planning). La parte di protezione dati comprende infatti la
gestione integrata di due agenti (Veeam Agent for Microsoft Windows 2.1 e Veeam Agent for Linux v2) per l'availability dei cluster Windows Server e per abilitare diverse funzioni specifiche di backup in ambiente Linux. L'estensione della Availability Suite al
backup dei server fisici avviene principalmente attraverso questi due moduli.
Altra novità importante della
Veeam Availability Suite 9.5 Update 3 è la
Universal Storage API, una nuova interfaccia per l'
integrazione con i sistemi di storage che mira a garantire un miglioramento complessivo delle funzioni di backup, ripristino e availability. Proprio grazie a questa nuova API è possibile far dialogare la Availability Suite con
IBM Spectrum Virtualize, una integrazione con il mondo IBM (e indirettamente Lenovo) che si aggiunge alle attuali partnership con HPE, Cisco e NetApp.
Tra le altre nuove caratteristiche della piattaforma si segnalano il
supporto per VMware Cloud su AWS e alcuni miglioramenti di Veeam ONE per le parte di monitoraggio, reportistica e compliance.