Il primo progetto italiano esteso per l'applicazione delle tecnologie
blockchain in campo assicurativo è stato concretizzato da un consorzio di imprese che comprende tre società di assicurazioni (
Generali, AIG e UnipolSai), due broker (
Aon e Willis Towers Watson) e un partner consulenziale (
Capgemini). Si tratta di un progetto che utilizzerà blockchain come base per la
condivisione di informazioni legate alla gestione del rischio aziendale, attraverso una piattaforma che sarà usata dalle imprese del consorzio ma che è anche aperta
ad altre realtà.
Il progetto è stato avviato
lo scorso giugno ed è arrivato a una prima piattaforma per lo scambio di informazioni in circa due mesi di lavoro, per poi arrivare progressivamente all'implementazione finale annunciata in questi giorni. Il primo campo di applicazione è legato ai processi di
quotazione delle polizze assicurative legate ai rischi immobiliari, ma la piattaforma blockchain sarà anche estesa ad altri processi e prodotti.
Più in dettaglio, il progetto prevede l'utilizzo di ledger condivisi per gli scambi di informazioni legati a tutte le fasi di una trattativa per la quotazione di una polizza. Nello specifico, inizialmente un broker comunica ad alcune compagnie assicurative i
dati di rischio di base per una prima valutazione, in modo da ricevere eventuali espressioni di interesse. Le compagnie interessate ricevono più informazioni, le analizzano e inviano una prima proposta al broker, avviando sulla piattaforma una
procedura di negoziazione di cui si tiene traccia. Raggiunta la stesura definitiva della polizza, tutte le parti coinvolte ricevono il relativo ordine digitale, anch'esso registrato nel ledger del sistema.
Secondo CapGemini creare una piattaforma di interscambio basata su blockchain permette di rendere
più veloce e affidabile la comunicazione delle informazioni nello svolgimento della trattativa, comunicazione che di solito avviene manualmente e senza regole precise. La piattaforma impone a questo scambio un
modello dati standard comune a tutte le parti e lo rende verificabile e tracciabile. In questo modo i tempi di negoziazione possono ridursi potenzialmente anche del 90 percento, secondo il consorzio.
Si tratta quindi di un passo avanti potenziale molto importante, tanto che per
Andrea Falleni, Head of Capgemini per l'Italia, il progetto può essere considerato "
una delle prime soluzioni per il settore assicurativo che usa la tecnologia blockchain per risolvere un problema concreto e diffuso in tutto il mercato". E anche un buon esempio di
co-creazione tra aziende e partner tecnologici.