Una visione comune del digital manufacturing si può tradurre in una integrazione stretta dei rispettivi prodotti: con questo principio di base
HP e Dassault Systemes hanno annunciato una
collaborazione tecnologica che copre le fasi di design, progettazione e stampa 3D di nuovi prodotti.
Più in dettaglio la collaborazione presentata a
Solidworks World riguarda una integrazione diretta fra la
piattaforma di progettazione della software house francese - appunto
Solidworks - e le stampanti
Multi Jet Fusion 3D di HP. I moduli di Solidworks saranno ottimizzati per sfruttare le specifiche funzioni di stampa dei dispositivi HP e così dando, secondo le due aziende, maggiore spazio di manovra nello sviluppo di nuovi prodotti.
Dalle dichiarazioni delle due aziende si capisce che la collaborazione
non è solo una integrazione tra le attuali piattaforme software e hardware. La partnership comprende anche attività per lo
sviluppo congiunto di nuovi materiali per la stampa 3D, una strada di sviluppo che HP sta seguendo già da qualche tempo per i suoi dispositivi.
La partnership tecnologica tocca in particolare le nuove stampanti 3D HP
Jet Fusion 300 e 500. Si tratta di due famiglie di modelli con prezzi a partire da circa 50 mila dollari, caratterizzate dalla possibilità di produrre oggetti non solo in bianco o in nero ma anche
opzionalmente in full color. La linea 300 è per piccoli lotti di produzione con un volume di stampa ridotto (19x25x25 cm circa), la 500 per esigenze più spinte in termini di volume di stampa (19x33x25 cm circa) e di velocità di produzione.
Il costo delle nuove stampanti, che saranno sul mercato nella
seconda metà del 2018, non è esattamente popolare ma è di certo inferiore a quello delle linee di modelli industriali 3200 e 4200. Per questo HP sottolinea che le linee HP Jet Fusion 300 e 500
possono interessare alle aziende anche medio-piccole, come ai centri di ricerca e agli studi di design. Quattro i modelli: due per la stampa in bianco/nero (340 e 540) e due full color (380 e 580).
Al Solidworks World HP ha portato anche una nuova generazione della
workstation grafiche HP Z4, che a seconda delle versioni possono montare processori Intel Xeon W oppure Core X e sino a due schede grafiche Nvidia Quadro P6000. Oltre che per la progettazione e il design, le nuove workstation sono pensate nello specifico anche per la produzione di
contenuti di realtà virtuale.