Una delle principali evoluzioni che ha colpito la
gestione del lavoro è che i tradizionali vincoli di spazio e tempo non esistono più. In pratica non conta essere o meno in una sede aziendale e lavorare durante il classico orario d'ufficio: conta invece cosa si fa e riuscire a svolgere bene i propri compiti. Secondo
IDC questa evoluzione deriva sia dalla
progressiva digitalizzazione dei processi sia dal modo di
consumare e scambiare informazioni delle nuove generazioni di lavoratori.
Il cosiddetto
"digital workplace" aziendale è una realtà di fatto e questo può portare più efficienza e produttività, oltre che un generale miglioramento della qualità del lavoro. Ma cambiare il modo di lavorare - spiega IDC - significa anche
affrontare in modo diverso le esigenze di
messa in sicurezza delle informazioni, "sparse" dentro e fuori il perimetro aziendale, collocate o in transito su vari tipi di dispositivi: PC, device mobili, wearable, periferiche e dispositivi intelligenti IoT e di realtà aumentata/virtuale.
Anche per questo IDC stima che la
spesa aziendale in sicurezza endpoint crescerà a livello mondiale dai 4,2 miliardi di dollari investiti nel 2016 a oltre 5,2 miliardi nel 2020, con un CAGR del 4,4 percento. Nello stesso periodo la spesa aziendale in
sicurezza per device mobili crescerà da 2 miliardi di dollari a oltre 3, con un CAGR superiore al 10 percento. Saranno
i dispositivi IoT e le periferiche gli apparati a cui le aziende dovranno prestare più attenzione, sottolinea IDC, in quanto destinati a diventare i nuovi obiettivi del cybercrimine per penetrare nelle reti aziendali.
Un elemento
particolarmente vulnerabile è rappresentato dalle
stampanti, così diffuse nelle aziende ma anche poco pensate per la sicurezza. IDC ritiene infatti che in molte aziende le soluzioni e i servizi di
sicurezza per la stampa non siano al livello di "solidità" del resto dell'infrastruttura IT. Nella strategia complessiva per la sicurezza IT d'impresa la sicurezza degli ambienti di stampa
è spesso trascurata.
Per questa ragione IDC prevede che entro il 2020 le aziende più grandi riallocheranno il
35 percento del loro budget destinato alle soluzioni documentali e di stampa proprio per la messa in sicurezza del parco stampanti e multifunzione.