Nel mercato consumer si vedono già i primi segni di una
frammentazione del mercato nell'approccio alle soluzioni IoT, essenzialmente in campo Smart Home. L'ecosistema di Apple non dialoga ad esempio con quelli di Google o di Amazon, con i produttori di accessori e dispositivi che devono scegliere attentamente quali piattaforme e tecnologie supportare e quali no. In
campo aziendale il problema
è meno sentito, ma c'è già chi teme una sorta di "IoT cloud lock-in" che non farebbe bene a nessuno.
In questo senso Mozilla ora propone le prime concretizzazioni di
Project Things, un progetto per la realizzazione di una
piattaforma IoT aperta, in cui sia possibile realizzare un dialogo "indipendente" tra sistemi diversi e ovviamente tra i dispositivi che seguiranno questo approccio.
Project Things è stato annunciato qualche tempo fa, ma ora ha maggiore concretezza con il rilascio del software necessario a realizzare il primo
Things Gateway. Si tratta del nodo centrale di un sistema IoT, che può essere implementato
come dispositivo autonomo o come componente software di un sistema più generico come ad esempio un router WiFi.
Project Things si basa sul modello concettuale delle
Web Thing, in cui ogni nodo di una infrastruttura IoT (e in generale ogni oggetto più o meno smart)
espone le sue proprietà e funzioni in un formato standard (JSON) simile a una pagina web. Attraverso i classici protocolli del Web (HTTP e chiamate REST, principalmente) si può
dialogare con una Web Thing e comandarla. In estrema sintesi, le funzioni di un oggetto smart sono tradotte in un
modello a microservizi accessibili via Internet.
L'idea di Mozilla è portare alla definizione di uno
standard W3C ufficiale intorno a questo modello, giudicato abbastanza semplice e collaudato da portare i produttori e anche gli sviluppatori indipendenti ad
adottarlo con sforzi e costi contenuti. Il Things Gateway è un primo passo: Mozilla ha
reso disponibili il software e le istruzioni per
trasformare una board RaspBerry Pi in un gateway capace di controllare dispositivi via Zigbee, Z-Wave e WiFi.
L'approccio di Mozilla è evidentemente mirato alle implementazioni Smart Home, ma lo standard che prevede per le Web Thing ha in teoria
ambiti di applicazione molto più estesi. Essendo una piattaforma aperta può coinvolgere una buona
community di sviluppatori indipendenti, il che poi potrebbe portare alla nascita di una massa sufficientemente critica di prodotti compatibili.