La recente visita nella
nuova casa di Siemens in via Vipiteno a Milano, centro pulsante aziendale dove
confluiscono tutti i dipendenti e le attività, è stata occasione per guardare ai
risultati dell’esercizio 2017 e delineare le
linee guida del 2018.
E’
Federico Golla, AD e Presidente di Siemens Italia a fotografare la situazione attuale, enfatizzando il
cambio di pelle aziendale sempre più
orientata al digitale da abilitare nelle aziende clienti.
Un
bilancio positivo quello dell’esercizio
2017, chiuso lo scorso settembre:
83 miliardi di euro di fatturato a livello globale,
6,1 miliardi di euro utile netto, un esercito di
380 mila dipendenti, 5,2 miliardi di investimenti in
ricerca e sviluppo (pari a oltre il 6,2% del fatturato) con
37,8 mila collaboratori Siemens dedicati a questa attività,
63 mila brevetti depositati e oltre 1 miliardo di fatturato generato da servizi e piattaforme digitali.
Lo
spaccato italiano vede una Siemens Italia contribuire al fatturato totale con un risultato
superiore ai 2 miliardi, stabile rispetto all’esercizio precedente:
“Un traguardo importante da mantenere e riproporre anno su anno, cercando di omogeneizzare ed equilibrare le differenti componenti che contribuiscono a tali risultato - racconta Grolla -.
L’organico del Belpaese conta oltre 3.200 dipendenti - età media 46 anni, 25% quote rosa, sei centri di competenza, due stabilimenti produttivi”.Gli ambiti di successoNel corso dell’esercizio si sono visti confermati gli
ottimi risultati del settore industriale: le due divisioni di questo comparto (
Digital Factory e Process Drives and Industries) hanno raggiunto risultati di rilievo, oltre ad aumentare le proprie quote di mercato. Il 2017 ha visto anche l’ulteriore rafforzamento della divisione
Building Technologies nel mercato della
Building Automation e degli impianti di riscaldamento, ventilazione e condizionamento, grazie alla crescita di soluzioni e progetti customizzati (+13%) e al contributo realizzato dal segmento prodotti, che ha fatto leva sulla ingente domanda di sistemi per la contabilizzazione del calore. L’efficientamento energetico inoltre continua a rappresentare un ambito di alto valore strategico, unitamente a mercati verticali come hospitality, farmaceutico e telecomunicazioni.
La focalizzazione sulla
digitalizzazione ha caratterizzato anche il business della distribuzione trasmissione dell’energia, dove i team di
Energy Management hanno sviluppato soluzioni innovative per il monitoraggio e la connettività IoT degli asset delle sottostazioni di energia, per le applicazioni legate ai virtual power plant, oltre a continuare a lavorare sulla piattaforma per l’infrastruttura di ricarica delle auto elettriche per la quale Siemens Italia è centro di competenza mondiale.In tema infrastrutture, è stato completato il network di depositi di manutenzione dei locomotori Vectron, affiancando all’officina di Novara - ormai polo manutentivo internazionale - anche Asti, Bologna, Verona, Udine e Nola. I risultati della divisione
Mobility hanno beneficiato della ripresa del mercato ferroviario, soprattutto per il trasporto su ferro delle merci.I temi legati alla mobilità e ai trasporti resteranno di grande importanza per i benessere e la sostenibilità della vita dell’uomo, perché sono fondamentali per lo sviluppo delle città, che richiederanno sempre più mobilità sostenibile e integrata, spostamento efficiente delle persone e merci e rispetto per l’ambiente. Gli elementi abilitanti di questo sviluppo saranno
Internet delle Cose come tecnologia di rete e gli
smart data come fonte per fare previsioni.
E’ tempo di digitalizzazione. Vision 2020+ e contesto competitivo
La
visione olistica attuale di Siemens fa leva sulla digitalizzazione:
“Vogliamo portare la digitalizzazione sul mercato, non solo facendo Industry 4.0 ma aiutando il mercato a trasformarsi in ottica digitale: una digitalizzazione dell’industria e delle infrastruttura – afferma Golla. Siemens sta cambiando pelle: da grande società di ingegneria in grado di progettare il futuro –città intelligenti, digital factory, … vuole andare oltre esprimendo la sua carica innovativa tecnologica puntando su alcune specificità e facendo alleanze strategiche”.
Federico Golla, AD e Presidente di Siemens ItaliaE la strategia aziendale che si fonda sul principio di mettere il
cliente al centro deve tenere in considerazione lo scenario moderno, da cui deriva che il cliente va accompagnato nel mondo della digitalizzazione.
La
vision 2020 delineata da Siemens nel 2015 è inoltre andata più veloce del previsto – concretizzandosi già nel 2018 - quindi la nuova frontiera a cui tendere è la
Vision 2020+ dove il segno + potrebbe rappresentare un orizzonte di almeno cinque anni (se non decennale) per provare a individuare la nuova generazione di soluzioni, di prodotti e governance:
"Oggi il passato si sta mischiando al futuro e ci vuole un po’ di fantasia per capire dove vanno i mercati. Uno scenario che richiede un esercizio complesso perché i confini diventano labili e la contaminazione tra le parti sempre più frequente e quelli che un tempo erano clienti oggi possono profilarsi come partner ma anche concorrenti.".
Il portafoglio digitale
Il peso del
business digitale, su cui l’azienda si focalizza sempre più,
nel 2017 è stato pari a 5,2 miliardi di euro, con un tasso di crescita del
+20%. Ed il portafoglio composito dell’azienda si sta strutturando per contemplare sempre più gli elementi caratterizzanti il digitale: partendo dal basso oggi l’offerta si compone di
‘Digital twin’ (prodotti e infrastrutture) che si possono mettere in rete – una rete che collega milioni di oggetti/dispositivi di Siemens (ma non solo) in ottica IoT;
digital optimized electrication e digital optimizad automation (elettrificazione e automazione, le aree di grande competenza Siemens);
MindSphere, una piattaforma operativo IoT in cloud; software e servizi digitali. Un portafoglio costituito da una serie di tecnologie di
cyber security, networking, cloud, strumenti di simulazione, Intelligenza Artificiale e Data Analytics dalla progettazione allo sviluppo fino alla produzione e alla fornitura.
Mindshpere, cuore pulsante per la digitalizzazione
Al centro del processo di digitalizzazione di Siemens oggi c’è
MindSphere, il sistema operativo aperto basato su cloud per l’IoT , che poggia su un
ecosistema di partner, con l’obiettivo di chiudere il loop dell’innovazione utillzzando nuove tecnologie quali
analitycs avanzate e machine learning, applicazioni industriali e servizi digitali. MindSphere Application Center conta oggi 20 centri in 50 sedi distribuite in 17 country e circa 900 profili tra cui sviluppatori software, data specialist ed ingegneri.
Ed è proprio
intorno a tale piattaforma che Siemens di recente ha creato un’organizzazione in grado di raccogliere a livello globale gli utenti della piattaforma stessa con l’obiettivo di estendere e potenziare tutto l'ecosistema MindSphere. Il vantaggio per le aziende utenti è che Siemens vede questa espansione legata all'
aumento delle implementazioni IoT sul campo. Per questo MindSphere World punta anche a supportare gli utenti nello sviluppo di soluzioni IoT basate su MindSphere, diffondendo best practice, regole uniformi per la governance dei dati, formazione e ricerca. A questo scopo Siemens ha anche dato vita a un
competence center - MindSphere OpenSpace - localizzato a Berlino.
Pur essendo un’iniziativa dalla connotazione tedesca MindSphere World l 'impatto però sarà rapidamente globale, un po' perché Siemens ha in mente di
aprire rapidamente la community a membri internazionali, molto perché tra i fondatori ci sono aziende che operano su tutti i mercati. Vi troviamo ad esempio Eisenmann, Kuka e Rittal.
Alcuni dei membri fondatori hanno sottolineato come uno dei compiti di MindSphere World sarà sviluppare gli standard che
garantiscano l'interoperabilità tra le soluzioni basate su MindSphere. Questi standard, uniti al fatto che la piattaforma di Siemens mira ad essere il più possibile
indipendente dal produttore delle macchine industriali che ‘ospita’, aiuteranno Siemens a diffonderne l'uso anche ben oltre gli utenti attuali.
Lo spirito digitale dentro e fuori
Una
digitalizzazione da abilitare e da vivere; Siemens stessa sta muovendosi in questa logica. Lo fa per esempio attuando politiche di
smart working al proprio interno – e in questo senso l’Italia, prima in Europa, dal
1 gennaio 2018 ha introdotto questa modalità di lavoro per tutti i 2400 lavoratori dell’azienda al fine di favorire un lavoro agile, collaborativo, aperto e basato sulla fiducia reciproca – e al contempo favorendo la crescita delle competenze digitali. Per il 2018 è previsto infatti il lancio di un
piano massiccio di formazione in logica digitale.Lo sviluppo del futuro digitale di Siemens passa da qui.