A una forte crescita è opportuno far seguire una fase di consolidamento ed è proprio nel segno della stabilità che il
Gruppo RES intende improntare il resto del 2018, che è comunque iniziato con una
nuova acquisizione e quindi con una ulteriore espansione del business. Siamo d'altronde in linea con il
piano di sviluppo che RES si è data nel 2014 e che sarà portato avanti sino al 2021: combinare la crescita interna, basata su innovazione e sviluppo, con una crescita per linee esterne e quindi per acquisizioni.
È grazie a questo piano che il Gruppo RES ha concluso il 2017
raddoppiando il fatturato rispetto al 2016. Hanno certamente dato il loro contributo le acquisite PGB e G2 - ora RES PGB e RES G2 - ma conta anche lo sviluppo interno grazie allo
sviluppo tecnologico di
RIDS (RES Institute for Data Science, che ha in essere una partnership con l'Università di Pavia) e all'
ecosistema di startup che si sta sviluppando intorno a
RES Academy (qui la partnership è con l'Università di Bergamo).
Quella che il Gruppo RES sta creando - spiega il presidente
Mario Bonelli - è una
rete di imprese che vede sempre più al centro il nucleo di innovazione di RIDS e della parte di ricerca e sviluppo di RES. Le tecnologie sviluppate in questo modo si trasferiscono alle società e alle startup del gruppo, che inoltre possono sviluppare sinergie tra loro. "
Le società - spiega Bonelli -
non si limitano a prendere dalla ricerca ma cooperano in una organizzazione a rete".
Il 2018 servirà a
ottimizzare questa organizzazione e a massimizzarne i risultati. Gli obiettivi a breve termine - spiega
Rino Adamo, Amministratore Delegato di RES - sono infatti consolidare i risultati raggiunti e organizzare meglio la struttura del gruppo, aumentandone le sinergie. Proprio le sinergie e le iniziative di gruppo permetteranno di sviluppare il business nel corso dell'anno, senza acquisizioni. Che rivedremo dal 2019 in poi, rivolte ad aziende specializzate che siano in grado di
portare competenze verticali.
Mario Bonelli, Presidente di Gruppo RESA questi requisiti risponde anche la più recente acquisizione del gruppo, ossia quella di
Freedata Labs. La società nasce nel 1993 nel campo della Business Intelligence e del CRM, oggi si occupa di
digital marketing e di analisi strategica in ottica "quantitativa". Un cammino naturale secondo Freedata, che vede nel digital marketing e nel social media marketing l'evoluzione odierna proprio del "vecchio" CRM. Con in più la possibilità di accedere a una grande quantità di informazioni provenienti soprattutto dai social media, informazioni che permettono di
monitorare e sempre più ottimizzare le azioni e le strategie di comunicazione.
Le competenze di Freedata sono trasferibili alle altre aziende
e startup del gruppo ed evidentemente sono in
buona sinergia con le attività di ricerca di RIDS. In prima battuta l'integrazione di Freedata nel gruppo vedrà una ottimizzazione dei servizi già offerti, l'obiettivo successivo è arrivare al possibile sviluppo di nuovi prodotti, ad esempio nell'ambito della marketing automation.