Vodafone testa il primo sistema IoT di monitoraggio e sicurezza per droni

Vodafone utilizzerà la tecnologia Internet of Things (IoT) 4G per proteggere gli aeromobili dal rischio di collisioni e prevenire incursioni involontarie o criminali di droni in luoghi sensibili come aeroporti, prigioni e ospedali.

Autore: Redazione ImpresaCity

Vodafone ha annunciato l'inizio della sperimentazione del primo sistema al mondo per il controllo e la sicurezza del traffico dei droni, utilizzando la tecnologia Internet of Things (IoT) 4G. I droni civili commerciali sono troppo piccoli per essere tracciati dai radar convenzionali e rappresentano un grosso rischio per i piloti, soprattutto nelle immediate vicinanze di campi d'aviazione e aeroporti. I droni vengono utilizzati anche per attività criminali come il contrabbando di droga e la consegna di beni di contrabbando all'interno delle carceri. Inoltre, i servizi di sicurezza e intelligence sono sempre più preoccupati che i terroristi possano compiere attacchi con droni adattati al trasporto di piccole cariche esplosive e guidati con il GPS verso il bersaglio.

Vodafone ha  così sviluppato il primo Radio Positioning System (RPS) per droni, che si serve di un modem 4G e una SIM integrati nei dispositivi. Questo consente:
 
  • il monitoraggio in tempo reale del drone (con un margine d'errore che non supera i 50 metri) da parte dell'operatore e degli organismi autorizzati, come quelli preposti al controllo del traffico aereo;
  • il controllo over-the-horizon e oltre la linea visiva da parte dell'operatore, con notevole riduzione del rischio di incursioni accidentali del drone quando l'operatore lo perde di vista;
  • il geofencing protettivo, con droni pre­-programmati per atterrare automaticamente o tornare dall'operatore nel caso in cui si avvicinino a zone di esclusione prestabilite (come aeroporti e carceri);
  • l'intervento di emergenza remoto, per dare modo alle autorità di escludere il controllo dell'operatore nel caso in cui sia necessario modificare la traiettoria di un drone o farlo atterrare;
  • l'identificazione elettronica basata su SIM e la registrazione del proprietario.


Secondo Vodafone i dati di localizzazione RPS sono molto più difficili da hackerare o falsificare rispetto a quelli GPS, e anche la connessione dati utilizzata per controllare il drone, se confrontata con gli attuali protocolli di controllo radio, offre all'operatore notevoli vantaggi, come una maggiore resilienza e più feedback in tempo reale over-the-horizon.

In occasione di un test preliminare effettuato alla fine del 2017 - il primo del genere al mondo - Vodafone ha utilizzato la sua rete 4G per controllare un drone X-UAV da 2 chilogrammi con un'apertura alare di 1,3 metri. Per tutta la durata del test - che si è svolto lungo una rotta di 32 chilometri intorno alla città spagnola di Isla Mayor, vicino a Siviglia - il drone ha trasmesso un feed video HD in tempo reale e dati di volo che includevano velocità, posizione RPS e coordinate GPS.

Ulteriori test, coordinati con le autorità competenti, saranno programmati per tutto il 2018 in Spagna e Germania, con l'obiettivo di rendere il sistema di controllo e sicurezza dei droni di Vodafone disponibile per uso commerciale a partire dal 2019.

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