Al Mobile World Congress edizione 2018 il termine più gettonato, per ovvie ragioni, è
5G. Ma
IoT viene immediatamente dopo:
la Internet of Things "massiva" è uno dei casi d'uso del 5G a cui gli operatori sono più interessati ed è logico che la gran parte dei vendor
abbia pensato a soluzioni in tal senso. Lo ha fatto anche
F5 Networks, che a Barcellona ha tra l'altro portato alcune novità in questo campo.
La più interessante è probabilmente il lancio di un
firewall specifico per le grandi implementazioni IoT. La differenza principale rispetto a una soluzione convenzionale - spiega
Raffale D'Albenzio, Solution Architect Service Providers EMEA di F5 - "
sta nel fatto che il firewall IoT deve scalare in numero di connessioni gestite più che in banda passante, inoltre deve essere in grado di gestire policy di sicurezza anche a livello di singolo device IoT".
Anche altre recenti novità di F5 Networks sono legati ad alcuni casi d'uso del 5G. In primis al
network slicing, funzione che avrà una sempre maggiore importanza per gli operatori mobili. Qui entra in gioco il nuovo
GTP Session Director, che permette di gestire in maniera
più dinamica e mirata la suddivisione della banda 5G disponibile. Inoltre, anche se il network slicing è un concetto essenzialmente 5G, il Session Director permette di applicarlo in parte
anche alle reti mobili attuali grazie ad alcuni nuovi elementi e tecniche definite dal 3GPP e presenti dalla soluzione F5.
F5 Networks ha anche lavorato per aiutare gli operatori mobili a
gestire meglio il traffico video sulle loro reti, che è in crescita già di suo e che ha avuto una ulteriore spinta dalla diffusione di piani dati "unlimited" o comunque molto generosi. F5 ha sviluppato una tecnologia di
ottimizzazione del protocollo TCP che consente di ridurre la banda assegnata al traffico video senza impattare negativamente sulla qualità percepita dagli utenti.
Sullo sfondo resta
lo stretto collegamento tra 5G e virtualizzazione. Le infrastrutture di rete mobile di nuova generazione
sono ormai pensate come infrastrutture cloud in stile IT, motivo per cui F5 ha ulteriormente potenziato le caratteristiche delle versioni virtualizzate delle sue piattaforme BIG-IP - anche se tra le novità da segnalare c'è il lancio dell'hardware
BIG-IP i15000 - che ora possono essere adottate sia nella parte centrale della rete sia in configurazioni più "edge".
Quando
spostare verso la periferia della rete determinate funzioni di rete resta una scelta degli operatori. "
Ci sono funzioni che ha senso decentralizzare e altre meno - spiega D'Albenzio -
F5 sta comunque lavorando per dare sempre questa possibilità".