Del futuro 5G molti sottolineano la possibilità che offre di avere
banda elevata in ingresso verso gli smartphone e verso i dispositivi client che man mano
saranno portati sul mercato. In realtà per molte applicazioni non serve aspettare il 5G: anche la banda
dell'attuale LTE può sostituire una connessione di rete fissa o una copertura WiFi. Specie quando le prestazioni che essere offrono non sono proprio ottimali.
Per questo
Netgear ha portato al Mobile World Congress di Barcellona un prodotto che aveva già mostrato al CES di Las Vegas, ossia il router mobile LTE
Nighthawk M1. Si tratta di un dispositivo decisamente portatile che gestisce una banda massima in download di
1 Gbps, banda che può essere condivisa in WiFi tra più utenti e dispositivi.
Il Nighthawk M1 è quindi un compagno di viaggio interessante
anche per gli utenti business, tipicamente per i professionisti che hanno bisogno di collegarsi in rete frequentemente e che non si sentono abbastanza sicuri affidandosi solo alla qualità delle reti WiFi che trovano a disposizione. La peculiarità concettuale del modem router è che si gestisce in toto
tramite un'app per smartphone, il che riduce al minimo la necessità di controlli fisici sul dispositivo. E la complessità.
Quello della semplicità di gestione è il
tema portante che Netgear sta in questa fase estendendo anche ai prodotti di rete consumer e professionali. L'idea di fondo è quella di
nascondere la loro complessità tecnologica, che comunque c'è, facilitando la gestione delle loro funzioni da parte degli utenti. Sempre attraverso l'intuitività ormai associata alle app mobili.
Questa concezione interessa ad esempio il sistema di mesh networking
Orbi. Disponibile in
varie configurazioni a seconda della copertura WiFi desiderata, comprende un minimo di due unità (una principale e più satelliti) tri-band che insieme dialogano per
creare una rete wireless prestante ed estesa. La rete appare ai client come unica, con il medesimo SSID, ed è anche possibile combinare il throughput offerto nella banda da 2,4 GHz con quello della banda a 5 GHz.
La comunicazione tra unità principale e satelliti avviene su una
terza banda distinta da quelle citate, quindi non impatta negativamente sulle prestazioni registrate dai clienti come invece accade per i classici range extender. Non mancano ovviamente le funzioni di
sicurezza, sviluppate anche attraverso una collaborazione con BitDefender.
Per chi ha bisogno di caratteristiche più evolute dei sistemi Orbi prettamente consumer, c'è la linea
Orbi Pro. È pensata per realtà che vogliono offrire una copertura WiFi solida ai clienti (B&B, ristoranti...) senza dover coinvolgere tecnici e installatori, pur offrendo funzioni aggiuntive come la possibilità di creare sino a tre reti wireless separate.
Più nettamente in campo business si muovono i nuovi Smart Cloud Switch della linea
Insight. Qui l'attenzione alla semplicità sta in Insight, una piattaforma cloud per il
monitoraggio da remoto del funzionamento dei singoli dispositivi di rete. Grazie a questa funzione un installatore o un service provider possono controllare lo stato degli apparati installati presso il cliente, usando una interfaccia web o anche un'app mobile. Al momento è possibile eseguire solo il monitoraggio della rete, un
aggiornamento firmware permetterà a breve anche la gestione di alcuni parametri di configurazione e funzionamento.