Salesforce ha deciso di dare maggiore sostanza alla sua linea
Essentials, che era stata lanciata qualche mese fa ma che al momento comprende solo Lightning Essentials per le attività di CRM e di marketing automation. Idealmente la linea Essentials dovrebbe man mano comprendere
versioni "leggere" di tutte le piattaforme sviluppate nel tempo da Salesforce. Leggere sia nelle funzioni, che non sono tutte quelle delle versioni complete,
ma anche nel prezzo: da 25 euro/mese per utente, per un massimo di cinque utenti.
Le applicazioni Essentials presentate ora da Salesforce sono
Sales Cloud Essentials e
Service Cloud Essentials, destinate rispettivamente alla gestione di piccoli team di venditori e di helpdesk con un numero limitato di addetti. Sono applicazioni in SaaS pensate per le aziende che non utilizzano, per gli scopi indicati, strumenti particolarmente complessi e si limitano a
gestire le informazioni con la posta elettronica e qualche spreadsheet.
Sales Cloud Essentials offre tra l'altro una
console per gestire le informazioni legate ai clienti e le comunicazioni verso di essi, anche via mobile, come anche
report e dashboard per monitorare l'andamento delle attività di vendita. Analogamente, Service Cloud Essentials unifica in una unica "vista" lo storico di tutte le interazioni con i clienti, indipendentemente dal canale di comunicazione usato.
Pur essendo Essentials, le nuove offerte comprendono l'accesso alla piattaforma
Trailhead per la formazione online e sono
estendibili con moduli sviluppati da terze parti, acquistabili in una sezione dedicata (lo Small Business Hub) dell'AppExchange utilizzato anche dagli utenti delle piattaforme di fascia più elevata.
Anche Sales Cloud Essentials e Service Cloud Essentials comprendono poi
funzioni di machine learning, seppure limitate. Il modulo
Einstein Activity Capture automatizza alcune operazioni di data entry, legate ad esempio alle informazioni relative a messaggi di email e appuntamenti in agenda.
Il maggior impegno di Salesforce sulle soluzioni Essentials ha diverse motivazioni. La più ovvia è
conquistare nuovi clienti che non hanno mai approciato applicazioni di CRM evoluto, ma c'è anche l'intenzione di
standardizzare la base utenti su una base tecnologica comune, condivisa dalle applicazioni cloud più complesse come dalle Essentials. Nel mirino c'è probabilmente anche
Microsoft, in particolare gli utenti effettivi e potenziali di
Dynamics 365 che potrebbero essere attratti da soluzioni più economiche.