Il gruppo spagnolo
Inditex punta decisamente sull'adozione di
nuove tecnologie e sull'integrazione fra offline e online - in perfetta
logica omnichannel - per migliorare l'esperienza di acquisto dei clienti del suo brand di abbigliamento più noto, ossia
Zara. Lo fa attraverso alcune iniziative parallele che riguardano la riprogettazione di un grande punto vendita a Londra e l'uso intensivo di un'app mobile specifica per la gestione di contenuti di
realtà aumentata.
A fare da test sul campo di come sia possibile
integrare vendite online e negozi fisici sarà, da maggio, il flagship store londinese di Westfield Stratford. Si tratta di un punto vendita di 4.500 metri quadrati che comprenderà una
sezione specifica dedicata unicamente al ritiro dei prodotti
ordinati online.
Questi saranno conservati in due piccoli magazzini e potranno essere ritirati in
completa autonomia da chi li ha acquistati. Basterà mostrare un codice QR a un lettore ottico per attivare un
sistema robotizzato che raccoglierà i prodotti specifici e li consegnerà. Il sistema automatizzato può gestire sino a 2.400 prodotti simultaneamente, il
pagamento dei clienti sarà gestito altrettanto in autonomia, via app mobile.
Lo store londinese comprenderà anche altre innovazioni tecnologiche, come ad esempio l'
integrazione di sensori in alcune vetrine per rilevare la presenza di persone in prossimità. In questi casi i sensori possono attivare la
proiezione, direttamente sui cristalli delle vetrine, di immagini relative alle collezioni in vendita.
Ma la vera applicazione della
realtà aumentata riguarderà, da metà aprile circa e per due settimane, chi scaricherà l'app mobile di Zara con funzioni appunto di AR. In 120 punti vendita sarà possibile
avvicinare il proprio smartphone alle vetrine di Zara o ad alcuni beacon posti nei punti vendita per vedere (virtualmente) modelli e modelle che indossano abiti Zara. Lo stesso accadrà
inquadrando con l'app un pacco Zara che contiene prodotti acquistati online.