Quella che
Satya Nadella ha annunciato ai dipendenti Microsoft con una
semplice email promette di essere la maggiore
riorganizzazione dell'azienda degli ultimi anni. Delinea infatti un futuro prossimo in cui elementi storici del computing, come Windwows e i PC, diventano in un certo senso
"accessori" di un mondo nuovo, fatto di servizi cloud potenziati dalle tecnologie di intelligenza artificiale. Non a caso la riorganizzazione vede la scomparsa della divisione
Windows and Devices Group, in parte assorbita dalle nuove organizzazioni Experiences & Devices e soprattutto Cloud + AI. E con questa riorganizzazione lascia Microsoft una figura importante del passato recente:
Terry Myerson, che guidava il WDG.
Il futuro previsto da Nadella punta sui concetti di
intelligent cloud e intelligent edge. La componente
intelligent deriva dalla
pervasività crescente dell'intelligenza artificiale e delle funzioni di machine learning, in uno scenario in cui mondo digitale e mondo fisico si compenetrano in maniera crescente e in cui le funzioni di elaborazione sono
distribuite tra il cloud e una miriade di dispositivi molto diversi fra loro.
I computer convenzionali in questo scenario sono solo una componente e nemmeno quella
oggi più critica per la crescita di Microsoft, evidentemente. La conseguenza di questo è che
Windows resta un elemento molto importante (secondo Nadella ha un "
futuro radioso")
ma non in sé e per sé: piuttosto come parte di una esperienza di vita digitale, al lavoro come a casa o in mobilità, che parte dal cloud e va verso vari profili d'uso. Mantenere l'immagine di Windows come classico sistema operativo da computer sarebbe riduttivo e rischioso. Nella riroganizzazione, infatti,
il team di Windows entra in quello di Azure per creare "
un modello applicativo e una infrastruttura di computing distribuiti e unificati".
Con queste premesse la decisione di pensionare il Windows and Devices Group diventa quasi conseguente. Questo non vuol dire che Microsoft non continuerà a sviluppare dispositivi hardware o le sue piattaforme software classiche come Windows e Office. La
nuova divisione Experiences & Devices si occuperà anche di questo, con l'obiettivo specifico di rendere omogenee le esperienze d'uso delle piattaforme Microsoft rivolte ai clienti. In questa evoluzione è probabile che Windows diventi per tutti, come Office prima, un componente di un'
offerta ad abbonamento alla Microsoft 365.
Windows, Office e le altre componenti tradizionali come la parte di Enterprise Mobility restano importanti voci di fatturato per Microsoft. Ma sono anche componenti consolidate che richiedono più che altro aggiustamenti in corsa, in una fase in cui
le grandi evoluzioni tecnologiche e di mercato sono altrove. Questo "altrove" è il campo di gioco della nuova divisione
Cloud + AI Platform, che assorbe le attività
collegate al cloud, all'edge computing, all'AI e allo sviluppo cognitivo.
Cloud + AI diventa quindi una sorta di mega-divisione le cui attività sono poi suddivise in vari business group. Anche questa suddivisione evidenzia il ruolo dell'AI: oltre al gruppo di
Azure, che come accennato comprende ora Windows, troviamo quattro organizzazioni focalizzate ad altrettanti aspetti dell'intelligenza artificiale. Il gruppo
Business AI comprende gli sviluppi legati all'applicazione del machine learning in ambito aziendale, in particolare per la parte vedite, marketing e supporto. Il nuovo gruppo
AI Perception & Mixed Reality raccoglie le attività collegate a realtà virtuale/aumentata (tra cui anche HoloLens) e al riconoscimento visivo/vocale.
Nuovo è anche il gruppo
AI Cognitive Services & Platform, che ora sovrintende alle componenti di AI e machine learning più vicine al mondo dello sviluppo, come Azure ML. Trasversale ai vari gruppi dedicati all'AI resta il team tecnico di
AI + Research, nato due anni fa e oggi fondamentale, secondo Nadella, per accelerare la trasformazione in prodotti delle innovazioni prodotte dalla ricerca in intelligenza artificiale.
E siccome l'adozione dell'AI può comportare
problemi non tecnici ma etici e di approccio - e perché di questi tempi è bene mostrare attenzione ai temi della gestione responsabile delle informazioni raccolte sugli utenti - Microsoft ha anche dato vita a un comitato (
AI and Ethics in Engineering and Research, o Aether) per aiutare l'azienda ad agire sempre responsabilmente e in osservanza delle normative
come il GDPR.