I
segnali positivi lanciati nel quarto trimestre 2017 sembrano essere stati la classica
eccezione che conferma la regola, in questo caso la regola che vuole il mercato PC in costante declino. Le cifre pubblicate da
Gartner e
IDC sulle vendite del primo trimestre di quest'anno sono infatti tornate in territorio negativo. Gli analisti stimano vendite per circa
60-62 milioni di unità (le classificazioni di Gartner e IDC sono diverse), il che rappresenta nel caso migliore (IDC) una flessione infintesimale (-0,2 per mille) e nel peggiore (Gartner) un calo del 1,4 percento anno anno.
Gli analisti sono concordi sulla causa della stagnazione/flessione del mercato PC: il
forte calo delle vendite in Asia e in particolare in Cina. Qui molte aziende controllate dallo Stato hanno bloccato gli investimenti tecnologici in attesa di nuove indicazioni del Governo dopo il congresso del Partito.
Gartner e IDC indicano invece una
crescita per il mercato EMEA (secondo Gartner del 1,7 percento anno su anno per 18,6 milioni di unità). Il merito è degli investimenti delle aziende, spinte a rinnovare il parco desktop e notebook nell'ambito di una generale ricerca di maggiore cybersecurity, pensando
anche al GDPR.
L'analisi per vendor fatta da Gartner e IDC è leggermente diversa per via di una differente tassonomia del mercato, ma
la top 3 non varia: guida
HP seguita da
Lenovo e
Dell. Ma mentre le cattive notizie del mercato asiatico hanno evidentemente colpito Lenovo, che resta stabile, HP e soprattutto Dell fanno segnare tassi di crescita quantomeno degni di nota (specie Dell).
A distanza dalla top 3 troviamo secondo Gartner un terzetto con nell'ordine
Apple, Asus e Acer, tutte nella fascia 6-7 percento del mercato, mentre IDC indica solo la coppia composta nell'ordine da Acer e Apple, entrambe intorno al 6,7 percento di market share.