Credere fin da subito nello
storage all-flash porta fortuna a
Pure Storage. ““Il 31 gennaio scorso abbiamo superato il miliardo di dollari di fatturato, dopo solo otto anni di attività, chiudendo un anno fiscale con un
numero di clienti che è pari a quello dei due anni precedenti, e anche quest'anno si sta rivelando già molto positivo", esordisce
Mauro Bonfanti, Regional Director Italy di Pure Storage. L’occasione è un incontro con la stampa a metà aprile a Milano, per fare il punto sull’andamento della società e sui piani di sviluppo sul nostro mercato.
Tecnologia cloud friendlyLa società stima che il mercato in cui compete ammonti complessivamente “a circa
35 miliardi di dollari, che affrontiamo
rafforzando la nostra azione anche sulle cloud company, che mostrano un trend di forte crescita, e alle quali proponiamo la nostra tecnologia cloud friendly”, sottolinea Bonfanti, facendo notare che ormai “abbiamo spalle larghe, con soluzioni ed esperienze valide per affrontare anche le aziende di grandi dimensioni. È anche per questo che non solo a livello mondiale, ma anche italiano, ci sentiamo sempre più pronti per affrontare con decisione anche il mondo della
Pubblica Amministrazione”. Un ambito che si aggiunge ai verticali nei quali Pure Storage è già forte come le
Telco, i Service provider e le Banche.
Mauro Bonfanti, Regional Director Italy di Pure StorageModello indirettoLa società è presente direttamente nel nostro Paese da poco più di tre anni, con una filiale dotata di una struttura completa: team di vendita, prevendita e marketing, anche se in Italia, come in tutto il mondo, il modello di go to market è
100 per cento canale, con “struttura classica di VAD e VAR, che servono un universo di oltre
4.500 clienti, pari al 12,5 per cento di market share nei sistemi flash, secondo i dati Gartner”, evidenzia Bonfanti. Tra i motivi del consenso di mercato riscosso da Pure Storage, la società annovera, oltre all’essere stati tra i primi a proporre array storage esclusivamente flash, anche l’aver portato sul mercato il concetto di “
evergreen storage”, cioè la possibilità di effettuare upgrade senza migrazione ma in modalità online e senza interruzioni nel servizio, grazie anche al fatto che ogni tre anni i controller nelle macchine presso il cliente vengono sostituiti con altri più aggiornati.
Un caso concretoPer portare un’esperienza utente interessante, all’incontro era presente
Angelo Panizza, Responsabile Tlc e sistemi distribuiti di Banca Popolare di Sondrio: la banca ha infatti deciso nel 2017 di puntare su tecnologie di storage all flash per la propria infrastruttura IT. “L’idea era quella di semplificare al massimo l’utilizzo della tecnologia, e ci siamo rivolti a Pure Storage dopo una lunga storia con vendor tradizionali che non avevano un’attenzione particolare al concetto di obsolescenza, mentre con Pure
dopo il terzo anno il rinnovo tecnologico è incluso nel prezzo d’acquisto”, spiega Panizza. L’approccio adottato da Banca Popolare di Sondrio è stato di tipo incrementale: “abbiamo cominciato introducendo una piccola porzione di SAN per provare, ma poi, alla luce dei benefici ottenuti in termini di performance, abbiamo spinto questa soluzione facendola diventare il core della nostra infrastruttura, col risultato che oggi
gli array Pure Storage sono già centrali con 70 TB, ai quali se ne sono aggiunti altri 160, con la previsione di introdurne altrettanti per completare l’infrastruttura”, conclude Angelo Panizza.