Fastweb ha chiuso il primo trimestre 2018 mettendo in archivio una serie di indicatori positivi che confermano la crescita registrata
in precedenza. Al termine del trimestre la società può infatti contare su un incremento anno su anno del 3% per la base clienti (giunta a poco meno di
2,5 milioni), del 9% per i ricavi (492 milioni di euro nel trimestre) e del 5% per l’EBITDA (144 milioni di euro).
I buoni risultati finanziari derivano dal mercato
sia business sia consumer. Nel primo ambito Fastweb registra un +65% per l'ordinato rispetto ai primi tre mesi del 2017, grazie in particolare a nuovi contratti stipulati con la
PA centrale e locale nell’ambito della convenzione Consip per il Sistema Pubblico di Connettività. Cresce anche la presenza nel settore privato.
Lato rete Fastweb segnala lo sviluppo dell'infrastruttura ultra-broadband, che alla fine del trimestre toccava
15 milioni di abitazioni di cui 8 con rete proprietaria. Un elemento di rilievo è il contributo che a questa crescita sta dando
FlashFiber, la joint venture creata con TIM.
Proprio da FlashFiber si attendono altri contributi importanti, dopo che l'Antitrust ha stabilito che la joint venture
non è un pericolo per la concorrenza. Non dovrebbero quindi esserci altri rallentamenti per il piano industriale di FlashFiber: tre milioni di abitazioni connesse a banda ultra-larga di cui il 70% gia entro il 2018. I passi successivi prevedono un ulteriore 15% di copertura entro il 2019 e un altro 10% l'anno seguente. In linea con i requisiti antitrust, la rete di Fastweb e quella di FlashFiber
saranno comunque autonome dal punto di vista sia tecnico sia commerciale.
Proseguono poi gli investimenti nell’ampliamento della
rete WI-Fi, considerata propedeutica alla realizzazione futura delle
reti 5G, e nei trial legati proprio alla connettività mobile di nuova generazione,
in corso a Bari, Matera e Roma.